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Visualizzazione dei post da agosto, 2011

Brum! Brum! Brum!

"Da quando sono assessore, cambio macchina ogni tre anni". La dura vita dei pubblici amministratori emerge, con circostanziata crudezza, dall'intervista rilasciata giusto l'altro ieri al quotidiano on line Rovigo Oggi dal vicepresidente della Provincia, il compagno Guglielmo Brusco. Una vita fatta di sacrifici, continue trasferte e panini mangiati al volo, che sicuramente commuoverà giovani precari e cassa integrati dell'intero territorio provinciale. Sono ben poca cosa i duemila e rotti euro al mese di indennità a fronte di un impegno gravoso quale quello dell'assessore provinciale. Ecco perchè per costoro, si scopre, è previsto un supplemento di sabadina, il rimborso chilometrico per raggiungere il posto di lavoro.

Tragici effetti della cancellazione del Polesine

(La piccola Luitberga sulla scena dell'incidente) La scomparsa della Provincia di Rovigo miete le prime vittime. Forse a causa della stanchezza o dell'eccessiva fiducia riposta nel navigatore satellitare, un'intera famiglia tedesca di ritorno da Gabicce Mare ha perso la vita precipitando dall'autostrada A13 direttamente nel braccio di mare che ha sostituito il Polesine. Salva solo la figlia maggiore, Luitberga. che si è lanciata dal finestrino un istante prima del volo dalla scogliera. Gli inquirenti hanno aperto un'accurata inchiesta.

Storia di Rovigo in bustine, puntata 7

I lavori per l'Autostrada Ponte Marabin-San Bortolo Ebbene sì, per la prima volta pubblichiamo un contributo inedito di Ivana Fracchia. Incredibile, ma vero, ci siamo assicurati la collaborazione della prestigiosa storica rodigina, in cambio di cinquemila lire la settimana (la signora Fracchia è un'euroscettica). In questo gradito ritorno, ci occupiamo della principale arteria della città, da sempre al centro di un acceso dibattito. Il corso del Popolo Abbiamo già approfondito la storia dell'Adigetto nella prima puntata di questa rubrica. Oggi andiamo a trattare brevemente la storia di ciò che sorse al posto del fiume, la strada che tuttora taglia in due la città.

Sparita la provincia di Rovigo: si teme un attacco degli Ufi

(Una mappa aggiornata del Veneto) Sconcerto, sbigottimento, orrore e panico nella Regione del Veneto. Ieri notte, allo scoccare delle 24 è letteralmente scomparsa la Provincia di Rovigo. Stamane, tra lo stupore generale, un profondo fiordo con un estesissimo braccio di mare si è presentato agli increduli occhi degli osservatori là dove, fino a poche ore prima, si estendeva la provincia polesana. Dramma anche per gli abitanti della ridente provincia i quali si sono ritrovati materializzati in diverse località d’Italia. Mai nella storia un simile evento si era concretizzato e svariate le ipotesi. A tal proposito ho affidato il compito al fido Pino Sbando di contattare il fior fiore degli scienziati mondiali nonché dei famosi impostori e millantatori per avere le loro opinioni. Sentiti anche politici e alcuni sfortunati abitanti delle zittadine sparite nel nulla. Posto per dovere di cronaca.

Storia di Rovigo in bustine, puntata 6

Fino all'ultimo pensavamo che Ivana Fracchia, l'anziana collaboratrice di questo blog, non avrebbe consegnato per tempo la sua rubrica settimanale sulla storia della nostra città. Da qualche giorno ella si trova infatti ospite di una struttura protetta, dopo essere stata trovata a camminare nuda e in stato confusionale nel parco dell'Iras. Ciononostante, dopo infiniti solleciti, ci ha consegnato questo nuovo capitolo della sua avvincente rubrica. Rovigo e i suoi quartieri Oggetti di contese territoriali sfociate nei secoli in decine di guerre e financo in un sanguinoso pogrom nel 1677, i quartieri di Rovigo sono oggi solamente cinque: la Commenda, suddivisa in due settori, San Bartolomeo, Sanpiox, la Tassina e il poco conosciuto Branziopone.

Ristampe estive: le visioni di Leonida Gusmaroli, parte seconda

In attesa che l'amico Leonida batta un colpo e ci mandi finalmente del materiale inedito, eccovi di nuovo un po' di roba vecchia ma sempreverde e, non poteva essere altrimenti, col senno di poi profetica. Rivoluzione per la rete viaria provinciale Messa alle strette per la mancanza di fondi, la Provincia deciderà di privatizzare l'intera rete di strade del Polesine, sul modello delle autostrade. Dopo la Transpolesana, dunque, saranno a pedaggio tutte le strade provinciali e comunali, esclusi i vicoli ciechi. Dopo quindici anni di lavoro per ammodernare la rete viaria, nascerà il primo sistema autostradale integrato provinciale, che verrà inaugurato con una cerimonia in pompa magna dal futuro presidente della Regione, Renato Chisso, e dai tre presidenti della Provincia (tra qualche anno il Polesine verrà suddiviso in tre entità amministrative indipendenti), Renzo Marangon, Carlo Alberto Azzi e Antonello Contiero.

Capitale Etrusca d'Oriente. Risolto il problema della Jungla di Borgo Dolomiti. Il Comune assolda TARZAN.

Dopo le innumerevoli polemiche sulla situazione di degrado di Borgo Dolomiti, pronta la risposta della Ziunta etrusca d'Oriente. A seguito delle lamentele dei concittadini e al termine di un concitato Consiglio Comunale conclusosi a notte inoltrata, è stato deciso che per porre fine ai notevoli disagi sollevati dagli abitanti del quartiere Nord di Adria si ricorresse ad un esperto in fatto di jungle, grebanari e rantanari. Con una risolutezza inattesa è stato immediatamente contattato il famoso Super Eroe africano TARZAN noto per le sue avventure magistralmente descritte in vari films verità degli anni scorsi. Dopo un periglioso viaggio a bordo di un cargo battente bandiera liberiana, il nostro è arrivato nel porto di Chioggia e immediatamente sbarcato è stato accolto a bordo di una vettura dei vigili urbani di Adria i quali lo hanno portato, a sirene spiegate, nel disagiato quartiere cittadino perchè prendesse subito in mano il bandolo della delicata situazione.

Ristampe estive: le visioni di Leonida Gusmaroli, parte prima

Da tempo stiamo contrattando sul cachet di Leonida Gusmaroli, il veggente bolognese autore di innumerevoli profezie sulle pagine del blog di Monello Vianello. In attesa che il Nostradamus emiliano si decida a tornare alla ribalta, collaborando a questo Almanacco, abbiamo deciso di ristampare un po' delle sue cose migliori. Contiero rivendica l'origine polesana del kebap "Il Doner Kebap è un'invenzione polesana diffusa dai veneziani. Chiedo formalmente alla Turchia di riconoscere l'originalità del prodotto e ai nostri negozianti di riappropriarsene!" Con queste parole Antonello Contiero, in un prossimo futuro, inaugurerà il suo mandato alla presidenza della Provincia di Rovigo.

Storia di Rovigo in bustine, puntata 5

Le numerose attestazioni di stima e apprezzamento pervenute nella buca delle lettere di Ivana Fracchia ci esortano nel continuare a somministrarvi questa rubrica domenicale sulla storia di Rovigo, lontana dagli esercizi esegetici più in voga, ma allo stesso tempo curata e rigorosa nel raccontarci storie e fatti che, invero, destano stupore e maraviglia. Oggi parliamo di una delle piazze più importanti del centro storico. I misteri di piazza Garibaldi Nel tredicesimo secolo le dodici piazze di Rovigo erano chiamate con i nomi dei segni zodiacali. In quella che allora era nota come piazza dell'Ariete, si tenevano i riti per l'equinozio di primavera, durante i quali i cittadini di Rovigo lanciavano in aria le tradizionali zucche ornamentali di Codigoro ed erano frequenti i tafferugli con le milizie cittadine.

Superenalotto, chi sarà il fortunato?

(Nella foto, una ricostruzione di una delle ipotesi in voga) Chi sarà il fortunato rodigino che si è aggiudicato oltre 500 mila euro con un 5 + 1 al Superenalotto? L'intera città è in subbuglio per scoprire l'identità del neo ricco, che in questi tempi di crisi, disoccupazione e cassa integrazione si aggiudica una cifra non da poco. Ligi al dovere di informare e, soprattutto, fare del pettegolezzo gratuito, nelle scorse ore abbiamo iniziato a raccogliere ogni sorta di pettegolezzo per scovare il fortunato e darne notizia su questo blog, trovando magari il modo di fregargli il bottino. A furia di scavare, abbiamo scoperto che girano molte voci, più o meno attendibili, che tosto riportiamo.

Voci per la Libertà, un festival bolscevico! Ecco le prove!

(I compagni di Amnesty consegnano il premio a Cristicchi) Il dibattito sui diritti umani non si placa certo dopo la fine del festival villadosano "Voci per la Libertà". Nei giorni scorsi, pensate, il re del Bahrein ha criticato la Siria per le inaudite violenze contro i manifestanti e il presidente iraniano ha denunciato all'Onu l'abuso della violenza contro i manifestanti da parte del governo inglese. Posizioni che confermano l'interessante tesi emersa in occasione del festival 2011 dedicato ad Amnesty International: le violazioni dei diritti umani dipendono dai punti di vista. A volte vanno bene, a volte no e in fondo tutti i gusti sono gusti e in democrazia ognuno la pensa come gli pare.

Esperimenti di satira involontaria #2

Ancora una volta siamo in grado di intrattenervi senza bisogno di faticare troppo, il che non ci dispiace per niente, vista la calura di agosto e il fatto che chi scrive, in questo momento, lotta con le zanzare in un campeggio per pezzenti della riviera adriatica. D'estate, del resto, basta saccheggiare a piene mani le notizie riportate diligentemente dai quotidiani locali, per collezionare un piccolo campionario di gag umoristiche di sicuro effetto. L'estate è il mese degli avvistamenti del coccodrillo Loredano e delle più assurde polemiche politiche, che in mancanza di meglio aiutano a riempire pagine desolatamente vuote di notizie vere. Tutta roba che non c'è nemmeno bisogno di rielaborare in chiave satirica, tanto potente è il contenuto di umorismo demenziale in essa racchiuso. Ecco dunque un nuovo campionario di follie pescate dai giornali di questi giorni.

I diritti umani? Discutiamone

Domanda: cosa c'è di più penoso di una destra arrogante che pretende di decidere i contenuti di un festival letterario o di un'iniziativa per i diritti umani? Risposta: una sinistra che, credendo di fare opposizione costruttiva, affoga nello stesso brodo dell'avversario. Da tempo gli interventi degli esponenti del Partito Democratico ci provocano inarrestabili sussulti di ilarità. Tra questi, Vanni Borsetto, esponente della fantomatica sinistra Pd. In un recente intervento , Borsetto affronta le vicende di "Voci per la Libertà" e della Fiera delle Parole, due eventi culturali massacrati dal fuoco ostile dei partiti di destra, perchè giudicati troppo di sinistra. E cosa risponde l'esponente della sinistra Pd? "Fatevi i cazzi vostri" sarebbe un buon inizio. Macchè! "Discutiamone".

Si potrebbe andare tutti allo zoo comunale...

E' una tragedia umana, quella dell'onorevole Emanuela Munerato, che in questi giorni è tornata a denunciare la cattiveria del mondo nei suoi confronti. Prima quei bolscevichi imbolsiti della Cgil non la invitano a un convegno sul carbone, ora anche la Coppola va a Roma a discutere di cose polesane e nemmeno una telefonata. Insomma, non se la caga nessuno. E allora Emanuela prende carta e penna e scrive, ancora una volta, alla stampa: "Siete cattivi, ma tanto quel giorno lì io c'avevo già un impegno e non sarei venuta lo stesso".

Brutte compagnie

La storia è questa: nell'agosto 1945 gli americani sganciarono due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, mandando in cenere decine di migliaia di uomini, donne e bambini. Se vivessimo in un mondo giusto, i bombardatori avrebbero cacato sangue in eterno, invece furono promossi a padroni del mondo e continuarono a fabbricare e testare armi nucleari nei decenni a venire. Per ricordare l'olocausto atomico del Giappone, un gruppetto di pacifisti, preti e comunisti sta percorrendo il Nordest in bici , per raggiungere la base americana di Aviano, dove sono custodite alcune decine di quegli strumenti di morte in versione tecnologicamente avanzata. La partenza è stata da Rovigo, con primo stop a Villadose, poi ad Adria. E guarda un po' chi c'era ad accoglierli!

Storia di Rovigo in bustine, puntata 4

La nostra stimata collaboratrice Ivana Fracchia non ha fatto mancare anche questa settimana il suo apprezzato contributo di approfondimento sulla storia di Rovigo. Questa settimana un approfondimento, come sempre scrupolosamente e minuziosamente documentato, sulla piazza più amata dai cittadini, piazza Roma, da molti erroneamente conosciuta come piazza Merlin. Buona lettura. Piazza Roma, centro mistico del mondo Immaginiamo di essere nell'anno 30.000 a.C. e di visitare i luoghi in cui sorgerà Rovigo. Dove oggi c'è piazza Roma, vediamo solo una brughiera a vista d'occhio. O forse un acquitrino infestato dalle serpi.

In Padania, ovvero in mezzo al nulla

Il giro ciclistico della Padania potrebbe attraversare Rovigo, utilizzando la rete di piste ciclabili del capoluogo polesano. Sarebbe la soluzione più ovvia. Le piste ciclabili rodigine possono essere inserite a pieno titolo tra i capolavori monumentali della Padania, nel cui tessuto geografico e sociale sono perfettamente inserite. Le ciclabili rodigine infatti, come il mistico regno proclamato da Umberto Bossi, sono un'invenzione. Lo sapevate? Ebbene sì. Tutti sanno che la Padania è un reame di fantasia, una cosa tipo la Borduria dei fumetti di Tin Tin. Non molti, invece, sanno che anche le piste ciclabili rodigine sono qualcosa che esiste solo sulla carta. In quanto tale, esse costituiscono il percorso ideale per arrivare nel cuore della Padania, cioè in mezzo al nulla, compito che del resto svolgono egregiamente. Per accorgersene, basta percorrerne una a caso.

Basta che facciamo in fretta

(Illustrazione di Svarion) Leggiamo oggi sui giornali che l'intero arco della politica polesana è contrario alle estrazioni di idrocarburi dal sottosuolo polesano e si dice pronto a dare battaglia. E' un buon segnale per Aleanna Resources, la società texana che vorrebbe trivellare il Polesine alla ricerca di metano. Fino a qualche anno fa la provincia pullulava di gente contraria alla riconversione a carbone di Porto Tolle, dalla politica alle associazioni di categoria, poi s'è visto come è andata a finire: pur di fare la centrale si cambiano le leggi e quelli che allora dicevano "No, basta!" oggi mugolano insaziabili "Sì, ancora!". Aleanna può dormire sonni tranquilli e preparare le prossime tappe dell'iter per iniziare a sforacchiare il Polesine, svuotandolo dei preziosi giacimenti di gas su cui è poggiato e riportando gradualmente le condizioni geografiche dell'area all'epoca in cui Ariano Polesine era un fiorente porto di mare.