"Da quando sono assessore, cambio macchina ogni tre anni". La dura vita dei pubblici amministratori emerge, con circostanziata crudezza, dall'intervista rilasciata giusto l'altro ieri al quotidiano on line Rovigo Oggi dal vicepresidente della Provincia, il compagno Guglielmo Brusco.
Una vita fatta di sacrifici, continue trasferte e panini mangiati al volo, che sicuramente commuoverà giovani precari e cassa integrati dell'intero territorio provinciale. Sono ben poca cosa i duemila e rotti euro al mese di indennità a fronte di un impegno gravoso quale quello dell'assessore provinciale. Ecco perchè per costoro, si scopre, è previsto un supplemento di sabadina, il rimborso chilometrico per raggiungere il posto di lavoro.
Ebbene, un bonus simile se lo sogna qualunque professore precario che va a insegnare alle scuole medie di Oca Marina, così come l'impiegato che arriva a Rovigo in corriera da Occhiobello, per non parlare del lavoratore che macina chilometri in bicicletta perchè non ha più i soldi per mantenere la macchina. E leggendo l'articolo non si capisce esattamente per che tipo di trasferte è previsto il rimborso.
Quel che è certo è che nel mese di luglio gli amministratori provinciali hanno presentato il conto delle loro fatiche, una media di viaggio tra i 40 e i 120 chilometri al giorno, sabati e domeniche incluse. Ecco la classifica: Marinella Mantovani (1.255 Km, 550 euro), Guglielmo Brusco (1.470 Km, 665 euro), Giuliana Gulmanelli (3.100 Km e 1.298 tra giugno e luglio), Laura Negri (3.818 Km, mille euro tondi).
Ma il recordman è il portotollese Claudio Bellan, che ha chiesto un rimborso di ben 1800 euro (2002 Km) nel solo mese di luglio, usufruendo di una tariffa chilometrica superiore oltre due volte a quella, per dire, della presidente della Provincia, Tiziana Virgili. Varie le ipotesi sul mezzo di locomozione utilizzato da Bellan per recarsi al lavoro: shuttle a propellente liquido, elicottero Bell UH-1 Iroquois già usato in una celebre scena di Apocalypse Now, o magari una Ferrari 599 GTB Fiorano? E soprattutto, dove diavolo sarà andato per percorrere duemila chilometri in un mese? Ha girato in cerca di un parcheggio?
Tra gli assenti nella lista, l'assessore Giorgio Grassia, che raggiunto telefonicamente dal cronista si affretta a precisare: "Li prendo anch'io i rimborsi, solo che me li faccio dare annuali, o ogni sei mesi". Non sia mai che i colleghi lo prendano in giro perchè non ne approfitta anche lui. E poi, tra parentesi, specifica: "Non potrei permettermi di non farlo". Eh, oggidì con duemilatrecento euro al mese non si va da nessuna parte, figurati se ti puoi permettere la benzina per l'auto.
Non pervenuti i commenti di altri assessori. Perfidamente, Rovigo Oggi intervista solo il compagno Guglielmo Brusco, che rassicura: "E' tutto regolare, prendo il rimborso che è previsto". Ci mancherebbe anche. E ancora: "Seguo i regolamenti in vigore". Ah, beh, certo. Mica è questo il problema. E' che, in tutta franchezza, uno si chiede: visti i tempi, con duemila e rotti euri al mese non si poteva dare un bel segnale smettendo di farsi rimborsare centinaia di chilometri di "trasferte" al mese? Vi spieghiamo anche come si fa: basta non chiederle il rimborso. Non vogliamo infatti pensare che i poveri assessori siano dapprima stanati casa per casa e poi, riluttanti, obbligati ad accettare i compensi con l'intimidazione, la violenza, la baionetta puntata alla schiena.
Comunque, bontà sua, il compagno Brusco promette: "Quando toglieranno queste regole non prenderò più i rimborsi chilometrici". E chi dovrebbe togliere queste regole? Non si sa. C'è chi dice che doveva farlo la signora delle pulizie. Altri sostengono che serve un nuovo concilio vaticano. Mah, chissà!
Straziante la conclusione dell'intervista: "Quando lavoravo a Ficarolo tenevo la stessa macchina 10 anni, ora per i tanti chilometri che devo fare per la Provincia sono costretto a cambiarla ogni tre anni. Anche a Trecenta lo sanno, lo vedono che devo cambiare macchina più spesso". Ci permettiamo di suggerire al compagno Brusco e ai suoi colleghi di giunta una soluzione all'annoso problema dell'usura dell'auto: usate i mezzi pubblici. Un abbonamento mensile per la corriera da e per Trecenta costa da 55 a 66 euro, anche meno del metano. Ci si mette un po' di più, ma si risparmiano un sacco di soldini, si incentiva il trasporto pubblico e si viaggia in compagnia dei comuni mortali, quegli sfigati che vanno al lavoro tutti i giorni a proprie spese. Magari i compagni di viaggio vi spiegano anche come si fa a campare senza rimborsi con la metà del vostro stipendio.
Una vita fatta di sacrifici, continue trasferte e panini mangiati al volo, che sicuramente commuoverà giovani precari e cassa integrati dell'intero territorio provinciale. Sono ben poca cosa i duemila e rotti euro al mese di indennità a fronte di un impegno gravoso quale quello dell'assessore provinciale. Ecco perchè per costoro, si scopre, è previsto un supplemento di sabadina, il rimborso chilometrico per raggiungere il posto di lavoro.
Ebbene, un bonus simile se lo sogna qualunque professore precario che va a insegnare alle scuole medie di Oca Marina, così come l'impiegato che arriva a Rovigo in corriera da Occhiobello, per non parlare del lavoratore che macina chilometri in bicicletta perchè non ha più i soldi per mantenere la macchina. E leggendo l'articolo non si capisce esattamente per che tipo di trasferte è previsto il rimborso.
Quel che è certo è che nel mese di luglio gli amministratori provinciali hanno presentato il conto delle loro fatiche, una media di viaggio tra i 40 e i 120 chilometri al giorno, sabati e domeniche incluse. Ecco la classifica: Marinella Mantovani (1.255 Km, 550 euro), Guglielmo Brusco (1.470 Km, 665 euro), Giuliana Gulmanelli (3.100 Km e 1.298 tra giugno e luglio), Laura Negri (3.818 Km, mille euro tondi).
La tabella con i rimborsi di luglio |
Tra gli assenti nella lista, l'assessore Giorgio Grassia, che raggiunto telefonicamente dal cronista si affretta a precisare: "Li prendo anch'io i rimborsi, solo che me li faccio dare annuali, o ogni sei mesi". Non sia mai che i colleghi lo prendano in giro perchè non ne approfitta anche lui. E poi, tra parentesi, specifica: "Non potrei permettermi di non farlo". Eh, oggidì con duemilatrecento euro al mese non si va da nessuna parte, figurati se ti puoi permettere la benzina per l'auto.
Non pervenuti i commenti di altri assessori. Perfidamente, Rovigo Oggi intervista solo il compagno Guglielmo Brusco, che rassicura: "E' tutto regolare, prendo il rimborso che è previsto". Ci mancherebbe anche. E ancora: "Seguo i regolamenti in vigore". Ah, beh, certo. Mica è questo il problema. E' che, in tutta franchezza, uno si chiede: visti i tempi, con duemila e rotti euri al mese non si poteva dare un bel segnale smettendo di farsi rimborsare centinaia di chilometri di "trasferte" al mese? Vi spieghiamo anche come si fa: basta non chiederle il rimborso. Non vogliamo infatti pensare che i poveri assessori siano dapprima stanati casa per casa e poi, riluttanti, obbligati ad accettare i compensi con l'intimidazione, la violenza, la baionetta puntata alla schiena.
Comunque, bontà sua, il compagno Brusco promette: "Quando toglieranno queste regole non prenderò più i rimborsi chilometrici". E chi dovrebbe togliere queste regole? Non si sa. C'è chi dice che doveva farlo la signora delle pulizie. Altri sostengono che serve un nuovo concilio vaticano. Mah, chissà!
Straziante la conclusione dell'intervista: "Quando lavoravo a Ficarolo tenevo la stessa macchina 10 anni, ora per i tanti chilometri che devo fare per la Provincia sono costretto a cambiarla ogni tre anni. Anche a Trecenta lo sanno, lo vedono che devo cambiare macchina più spesso". Ci permettiamo di suggerire al compagno Brusco e ai suoi colleghi di giunta una soluzione all'annoso problema dell'usura dell'auto: usate i mezzi pubblici. Un abbonamento mensile per la corriera da e per Trecenta costa da 55 a 66 euro, anche meno del metano. Ci si mette un po' di più, ma si risparmiano un sacco di soldini, si incentiva il trasporto pubblico e si viaggia in compagnia dei comuni mortali, quegli sfigati che vanno al lavoro tutti i giorni a proprie spese. Magari i compagni di viaggio vi spiegano anche come si fa a campare senza rimborsi con la metà del vostro stipendio.
pubblichiamo per correttezza anche la replica da http://www.rovigooggi.it/articolo/2011-09-07/prima-di-lanciare-accuse-bisogna-informarsi/
RispondiEliminaEgregia Redazione, questa sarà l'ultima volta che intervengo in merito ai miei rimborsi chilometrici.
Una polemica ingiustificabile, inventata chissà da chi e chissà per quale motivo, nei confronti di chi sta denunciando in direzione di certe cliniche e ambulatori privati, sprechi da centinaia di milioni di euro nella sanità veneta.
Anche perché, da anni, non è un segreto quello che ricevono come rimborso tutti gli assessori provinciali!
E a conferma della massima trasparenza, è tutto pubblicato sul sito della provincia!
Premessa: la Provincia, anche se qualcuno cerca maliziosamente o ingenuamente, di far pensare il contrario, non mi rimborsa chilometri a benzina quando con la mia auto vado a metano.
Mi rimborsa i chilometri con le tariffe Aci previste per l'auto a regime misto benzina-metano (elaborate sulla base di tanti altri costi e non solo con quello del carburante).
Ripeto, la mia auto infatti è una Multipla Natural Power, compresa dall'elenco Aci nella categoria benzina + metano. Le altre categorie sono benzina verde, benzina super, metano esclusivo, gasolio, benzina e gas liquido.
E che non ci siano mie speculazioni è dimostrato prima di tutto dal fatto che io non ho mai chiesto (e mai chiederò) il rimborso con la tariffa a benzina per quelle volte in cui ho usato o userò per servizio la mia auto con tale carburante (per andare, oltre che a Rovigo, anche in altri comuni del Polesine).
Se lo chiedessi, la cifra sarebbe più alta di quella che prevede la tariffa Aci mista e, ammesso e non concesso che gli uffici me lo concedessero, io prenderei di più, ma questo si, sarebbe un abuso, in contrasto con le tariffe Aci.
Ma per chi non l'avesse ancora capito, come sembra essere per l'anonimo impiegato scrivente l’ultimo sproloquio contro di me, anche se, durante la mia attività di amministratore pubblico, andassi solo a benzina, la Provincia mi rimborserebbe sempre e solo la tariffa mista metano-benzina, che ripeto è più bassa della tabella Aci a benzina.
Io perciò, non devo restituire nessun “maltolto” e l’anonimo impiegato deve ringraziare di aver trovato me come interlocutore, uno cioè che non querela nessuno per affermazioni di questo tipo. Anzi lo invito a venirmi a trovare per chiarire ogni suo dubbio.
Conclusioni.
- Nessuna speculazione pertanto è ricavabile dalle legittime ma inconsistenti elucubrazioni di certi individui intervenuti sul tema.
- Speculare sui soldi, pubblici o privati, non è nel mio stile. Ma se qualcuno ha notizie contrarie lo faccia presente a chi di dovere.
- Se si scoprisse che devo riparare a qualche errore (non truffa), se dovessi rimborsare cifre erroneamente percepite, sono pronto a farlo.
- Speriamo che anche altri che hanno scritto cose che mi hanno profondamente offeso, siano disponibili, nel caso non ci siano illegittimità nella mia azione, a fare ammenda del loro operato.
In attesa della prossima indagine sul mio conto porgo distinti saluti
Guglielmo Brusco
vice presidente della Provincia di Rovigo
7 settembre 2011