Passa ai contenuti principali

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile".
Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce, mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "niente di politico" e di aver solo  "fatto una citazione", chiosando: "Evidentemente citare Mussolini non è possibile, mentre che so citare Marx o Lenin non suscita le stesse reazioni critiche". Sarà, cara Valeria, perchè Carlo Marx non ha varato le leggi razziali e poi fatto deportare gli ebrei nei lager nazisti, nè portato l'Italia nel macello della Seconda Guerra Mondiale, nè spedito truppe a torturare, stuprare e massacrare innocenti in Africa, nei Balcani e nello stesso Belpaese, ma si limitò a scrivere alcuni libriccini di economia?

Dopo aver smentito la sua attrazione per il Duce, tuttavia, la segretaria della Cisl ci ricasca nelle settimane successive. Eccola ai primi di luglio, mentre si esalta nuovamente ad una massima di Benito, sul profilo di un tipo di Futuro e Libertà, altrettanto appassionato di motti del dittatore fascista (il profilo non è protetto, quindi lo può vedere chiunque):


Sarà solo il fascino dei motti fascisti o la Cittadin tradisce un penchant per il pelato di Predappio? Di sicuro, sembra affascinata dai suoi metodi di gestione del dissenso e dell'ordine pubblico, come si evince da un suo scambio di opinioni su un altro profilo tranquillamente visibile a tutti:



Come rispondere alle focose proteste dei contrari alla Tav? La proposta di una bella "botta de Benito" trova subito concorde la Cittadin. "Quando manca il consenso, c'è la forza", diceva zio Benito, che pure con la forza e la violenza vantava di aver preso il potere. Dunque, ecco la soluzione: manganello e olio di ricino per far ripartire la Tav. Se funziona, avrà pensato, riproponiamo la ricetta a quelli che fanno i ricorsi contro la riconversione a carbone.

Commenti

Post popolari in questo blog

Scano Boia!

Nonostante otto comuni deltini (Adria, Corbola, Papozze, Ariano, Loreo, Rosolina, Teglio di Po e PortoViro) capitanati dal prode Geremia Gennari, ambientalista estremo, Presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto nonchè sindaco della Perla Verde del Delta, Porto Viro, spingano per l'approvazione del rivoluzionario Piano del Parco nel quale verranno addirittura trasformate in strade bianche alcune arterie viarie ora asfaltate, il nono Comune, Porto Tolle, sostenuto dalla Lega che annovera tra le proprie fila il vicesindaco portotollese Ivano Gibin, vero Richelieu del carroccio polesano, si oppone all'approvazione del Piano stesso se non verranno stralciati dal perimetro del Parco 1400 ettari di scani fronte mare.

Comunicato importante da Monello Vianello

Interrompo il mio esilio, per pubblicare alcune doverose precisazioni e una notizia. La notizia è che, almeno per un breve periodo, tornerò a scrivere di Rovigo, mettendo in stand by per un po' la stesura del mio saggio "We are 90%: il ruolo determinante degli idioti nella storia umana, dal Neolitico al Ventunesimo Secolo", in cui, tra l'altro, dimostro una volta per tutte l'inesistenza di Dio. Tornerò a scrivere su richiesta del Governo Italiano e non potendo rispondere di no. Mi permetto qui di spiegare com'è andata, a partire da una rettifica: non è stato pagato alcun riscatto per la liberazione delle cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. L'unica richiesta dei rapitori - una piccola formazione della galassia jihadista che sta distruggendo la Siria su commissione - è stata che il Governo italiano convincesse il sottoscritto a riaprire il blog. Non amo le teste di cazzo che vanno in giro ad uccidere innocenti in preda a deliri religios...