Il 90% dei cacciatori sono omosessuali, che sfruttano la scusa dello sport per accoppiarsi di nascosto in mezzo alle selve. Lo rivela una ricerca condotta dall'Università di Padova. Scalpore nel mondo venatorio.
ROVIGO - Altro che sport in mezzo alla natura. La caccia per la maggior parte di quelli che la praticano è un escamotage elaborato da coppie di uomini gay in là con gli anni per praticare clandestinamente la sodomia, evitando di ricorrere alla camporella in automobile. Lo rivela un'incredibile ricerca condotta da Jago Leporini, ricercatore abusivo della facoltà di Sociologia dell'Università di Padova, che ha intervistato in modo del tutto anonimo centinaia di affiliati alle principali associazioni del mondo venatorio. I risultati sono sconcertanti: il 90% degli intervistati afferma che la caccia è solo un paravento per praticare la propria omosessualità in mezzo alla natura, lontano dagli occhi indiscreti e senza farsi scoprire dagli amici, dai vicini di casa o addirittura dalla moglie.
La ricerca spiega finalmente perchè la caccia è da sempre appannaggio del solo mondo maschile e sfata il mito che vede i cacciatori come una genìa di trogloditi che amano vagare per campi e boschi traendo godimento dal fare strage a suon di pallettoni di fagiani, lepri e anatre. Nulla di più falso: essi, ci rivela la ricerca, sono perlopiù uomini di mezza età che approfittano di questa pratica socialmente accettata, a mo' inattaccabile copertura per incontrare nella discrezione di selve e boschi i propri compagni e amarsi vicendevolmente al riparo dagli sguardi altrui. Un'alternativa educata e rispettabile alle volgari camporelle con l'automobile parcheggiata in golene o viottoli, che spesso provocano lo sdegno di passanti casuali.
Nessun commento arriva dalla Federcaccia a queste sconcertanti rivelazioni, mentre l'autore della ricerca lesina i commenti: "Credo che i dati parlino da soli - spiega Leporini - L'unica cosa che mi sento di dire è che se la nostra società fosse meno bigotta e omofoba, queste persone non avrebbero bisogno di sparare a povere bestie come paravento per dare sfogo al proprio amore tra le frasche". Appassionato di caccia, Leporini annuncia che continuerà a indagare la materia, con una nuova ricerca dedicata a capire come mai, quando il marito esce a caccia, nell'80% dei casi arriva proprio quel giorno lì l'idraulico a riparare la caldaia rotta da settimane.
Jago Leporini è geloso
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