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Tragici effetti della cancellazione del Polesine

(La piccola Luitberga sulla scena dell'incidente)
La scomparsa della Provincia di Rovigo miete le prime vittime.
Forse a causa della stanchezza o dell'eccessiva fiducia riposta nel navigatore satellitare, un'intera famiglia tedesca di ritorno da Gabicce Mare ha perso la vita precipitando dall'autostrada A13 direttamente nel braccio di mare che ha sostituito il Polesine. Salva solo la figlia maggiore, Luitberga. che si è lanciata dal finestrino un istante prima del volo dalla scogliera. Gli inquirenti hanno aperto un'accurata inchiesta.
Secondo le prime ricostruzioni, la famiglia, originaria della baviera, stava rientrando da un soggiorno sulla riviera romagnola, ignara dei provvedimenti ferragostani con cui il Governo ha cancellato la Provincia di Rovigo, facendo sparire nel nulla il Polesine, i suoi abitanti e ben due secoli di Storia. La macchina, che viaggiava ad alta velocità sull'autostrada A13 in direzione Padova, è arrivata all'altezza del ex ponte sul Po e qui, anzichè proseguire il proprio viaggio su terraferma, è precipitata dalla scogliera tra le gelide acque del Golfo di Rovigo. Morti annegati tutti i componenti della famiglia (papà, mamma e infante di otto mesi), tranne la piccola Luitberga, che è scampata alla drammatica sorte lanciandosi dal mezzo in corsa, riuscendo a salvare con sè anche il camper di Barbie. "Non ce l'ho fatta a salvare il mio fratellino Helmut - ci ha raccontato tra le lacrime - E nemmeno la casa di campagna di Barbie, che purtroppo era nel bagagliaio".

La causa dell'incidente, secondo gli inquirenti, potrebbe essere un navigatore satellitare poco aggiornato. Tuttavia alcune associazioni di consumatori da diversi giorni avevano lanciato l'allarme sulla cartellonistica insoddisfacente e poco visibile, specie di notte. Il drammatico incidente, comunque, pone il serio problema di garantire continuità alle infrastrutture viarie nazionali, interrotte dalla scomparsa della provincia di Rovigo. A tale proposito ci rassicura l'assessore regionale preposto, Renato Chisso: "Siamo già al lavoro sui progetti preliminari del nuovo viadotto dell'Autostrada A13, che collegherà la provincia di Ferrara a quella di Padova - ci svela -. Lo realizzeremo entro i prossimi cinque anni, grazie ad un project financing di qualche milione di euro. In seguito sarà costruito anche il ponte sospeso tra i due tronconi di Romea, che collegherà finalmente la zona di Goro con quella di Chioggia. Abbiamo anche attivato un tavolo di lavoro con Trenitalia, per dare risposte ai pendolari, oggi privati della tratta Venezia-Bologna. Sembra probabile la realizzazione di un servizio di bus navetta tra Stanghella a Boara Pisani, che sarà collegata con un traghetto a Pontelagoscuro e di lì di nuovo via treno con Ferrara. Questa soluzione consentirà di andare da Padova a Bologna in appena tre orette e mezza".
L'assessore regionale ha anche assicurato che la riconversione a carbone della centrale subacquea di Porto Tolle si farà comunque. Soddisfazione da parte degli assessori regionali Graziano Azzalin (Pd) e Cristiano Corazzari (Lega Nord), che in un comunicato congiunto affermano: "E' importante che la scomparsa dell'intero territorio polesano non pregiudichi un investimento da 2,5 miliardi di euro, che darà lavoro a 3.500 persone nelle fasi di cantiere e 700 ad impianto ultimato, con ricadute per centinaia di migliaia di euro per il tessuto produttivo locale".

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