Passa ai contenuti principali

Superenalotto, chi sarà il fortunato?

(Nella foto, una ricostruzione di una delle ipotesi in voga)
Chi sarà il fortunato rodigino che si è aggiudicato oltre 500 mila euro con un 5 + 1 al Superenalotto? L'intera città è in subbuglio per scoprire l'identità del neo ricco, che in questi tempi di crisi, disoccupazione e cassa integrazione si aggiudica una cifra non da poco.
Ligi al dovere di informare e, soprattutto, fare del pettegolezzo gratuito, nelle scorse ore abbiamo iniziato a raccogliere ogni sorta di pettegolezzo per scovare il fortunato e darne notizia su questo blog, trovando magari il modo di fregargli il bottino. A furia di scavare, abbiamo scoperto che girano molte voci, più o meno attendibili, che tosto riportiamo.
Secondo fonti ben informate (la signora Luigia, che abita in Tassina vicino a uno che fa il postino e parla con un sacco di gente), a incassare la cifra che fa gola a tanti sarebbe stato niente meno che Luigi Costato. Il presidente dell'Accademia dei Concordi, docente universitario, ricco imprenditore che vive in una magione grande tre volte la sede della Provincia, avrebbe giocato la schedina per sfizio, ritrovandosi in tasca degli altri soldi. Stando alle voci circolanti, a tradire Costato sarebbe stata la sua reazione: il numero uno dei Concordi, infatti, appreso della vincita dalla lettura dei quotidiani, si sarebbe lanciato di corsa in piazza Vittorio Emanuele e lì si sarebbe lasciato andare a numerose invocazioni dirette al vicino Palazzo Nodari, accompagnate dal gesto dell'ombrello.
Secondo l'unico astante, un mendicante ubriaco che ci ha chiesto 500 euro per la sua testimonianza (abbiamo trattato fino a 300), Costato avrebbe gridato a Palazzo Nodari frasi goliardiche sui soldi che il Comune deve all'Accademia in base al legato Gnocchi e smargiassato che d'ora in poi si sarebbe pagato le spese da solo. In seguito, sarebbe stato indotto a desistere e accompagnato all'interno dell'Accademia dal segretario Ennio Raimondi. Non abbiamo conferma di questo gossip.
Il nostro collaboratore, Rino Sbando (un transfuga di Antimateria Grigia), sostiene di avere raggiunto Costato al telefono e che questi avrebbe smentito tutto e affermato che il legato Gnocchi va rispettato anche se avesse vinto un miliardo di euri. Va detto, per evitare speculazioni, che quando abbiamo parlato con il nostro Rino Sbando era sotto l'effetto di funghi "hawaiani", una varietà che contiene elevate dosi di alcaloidi e provoca intense e affascinanti allucinazioni.
Tanto per dire, Rino è anche il principale latore di una tesi secondo cui la schedina vincente sarebbe stata giocata dal leader della Lega Nord, Antonello Contiero, il quale avrebbe dichiarato al bar di volere investire l'intera somma in un progetto sperimentale di ricerca sul Dna, allo scopo di realizzare dozzine di cloni di se stesso, potendo così rivestire contemporaneamente le cariche di consigliere comunale, consigliere provinciale, presidente dell'Interporto e segretario della Lega Nord, sempre che non ce ne siamo dimenticata qualcuna.
Millanterie, come è sicuramente una millanteria il pettegolezzo riportato da un tizio di Concadirame, che si incontra con una parrucchiera rodigina a serrande abbassate, la quale ha sentito la storia riportata da una casalinga di Buso, amica di una tizia che affitta la casa al cugino del cognato di un amico stretto di un tesserato del Pdl di Rovigo. La notizia è la seguente: Isi Coppola avrebbe invitato Renzo Marangon a prendere un caffè al bar Sport della Commenda, come gesto pacificatore, dopo gli scontri verbali degli ultimi mesi. Successivamente, si sarebbe fermata al tabacchino per giocare la schedina, ma essendo ella a corto di spiccioli, Marangon avrebbe cavallerescamente prestato la somma necessaria, asserendo che se li sarebbe fatti restituire solo nella remota possibilità di una vittoria. Sembra, però, che dopo l'uscita dei numeri vincenti, Marangon avrebbe preteso almeno la metà della cifra vinta, richiesta a cui la Coppola si sarebbe opposta, ribadendo che avrebbe pagato solo il valore della giocata. Marangon allora avrebbe gridato al tradimento e promesso guerra senza quartiere, ricorrendo ad ogni mezzo, compresi gli stuzzicadenti infilati nel campanello alle tre di notte e l'uso di soprannomi infamanti durante le riunioni con gli altri esponenti del partito. In queste ore il coordinatore regionale, Alberto Giorgetti, sarebbe rientrato bestemmiando dalle ferie, per convocare a Padova un incontro urgentissimo per sedare la nuova lite, che rischia di far crollare il Pdl in autunno.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie...

Scano Boia!

Nonostante otto comuni deltini (Adria, Corbola, Papozze, Ariano, Loreo, Rosolina, Teglio di Po e PortoViro) capitanati dal prode Geremia Gennari, ambientalista estremo, Presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto nonchè sindaco della Perla Verde del Delta, Porto Viro, spingano per l'approvazione del rivoluzionario Piano del Parco nel quale verranno addirittura trasformate in strade bianche alcune arterie viarie ora asfaltate, il nono Comune, Porto Tolle, sostenuto dalla Lega che annovera tra le proprie fila il vicesindaco portotollese Ivano Gibin, vero Richelieu del carroccio polesano, si oppone all'approvazione del Piano stesso se non verranno stralciati dal perimetro del Parco 1400 ettari di scani fronte mare.

Voci per la Libertà, un festival bolscevico! Ecco le prove!

(I compagni di Amnesty consegnano il premio a Cristicchi) Il dibattito sui diritti umani non si placa certo dopo la fine del festival villadosano "Voci per la Libertà". Nei giorni scorsi, pensate, il re del Bahrein ha criticato la Siria per le inaudite violenze contro i manifestanti e il presidente iraniano ha denunciato all'Onu l'abuso della violenza contro i manifestanti da parte del governo inglese. Posizioni che confermano l'interessante tesi emersa in occasione del festival 2011 dedicato ad Amnesty International: le violazioni dei diritti umani dipendono dai punti di vista. A volte vanno bene, a volte no e in fondo tutti i gusti sono gusti e in democrazia ognuno la pensa come gli pare.