Domanda: cosa c'è di più penoso di una destra arrogante che pretende di decidere i contenuti di un festival letterario o di un'iniziativa per i diritti umani? Risposta: una sinistra che, credendo di fare opposizione costruttiva, affoga nello stesso brodo dell'avversario.
Da tempo gli interventi degli esponenti del Partito Democratico ci provocano inarrestabili sussulti di ilarità. Tra questi, Vanni Borsetto, esponente della fantomatica sinistra Pd. In un recente intervento, Borsetto affronta le vicende di "Voci per la Libertà" e della Fiera delle Parole, due eventi culturali massacrati dal fuoco ostile dei partiti di destra, perchè giudicati troppo di sinistra. E cosa risponde l'esponente della sinistra Pd? "Fatevi i cazzi vostri" sarebbe un buon inizio. Macchè! "Discutiamone".
Sì, esatto. "Discutiamone". Discutiamo di cosa? Del fatto che, dal giovane leghista Luca Renesto al ex consigliere Pdl Vittorio Novo, più di un esponente del cenrodestra vorrebbe chiudere il festival "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty", perchè troppo di sinistra (Tovo) e per di più ritrovo di fumatori di marjuana (Renesto). E oltretutto, come ha sottolineato polemicamente l'assessore a qualcosa Ilaria Paparella, si sono permessi di invitare Simone Cristicchi, vincitore del premio Amnesty per una canzone in cui denuncia gli abusi di polizia e carabinieri sui manifestanti del G8 di Genova.
Non sono molte le risposte verbali che si possono contrapporre a chi ragiona in questo modo, che Borsetto con eccessivo eufemismo definisce "singolare". Si può in parte giustificare certe esternazioni per via delle alte temperature estive, oppure si può scuotere il capo in segno di compatimento. In alternativa si può rudemente ribadire che trattasi di farneticazioni e tentare vanamente di ricondurre l'interlocutore a un ragionamento sui fatti e non su inconsistente fuffa demagogica. Cerchiamo ancora una volta di fare chiarezza: Amnesty International si occupa di diritti umani, non delle ragioni della destra e della sinistra, del comunismo o del capitalismo, del cattolicesimo o dell'Islam. Se le forze dell'ordine, in modo sistematico, massacrano di botte e torturano centinaia di manifestanti, assistiamo a una violazione dei diritti umani, che questo avvenga in Italia o in Iran e indipendentemente da chi è al governo o del colore politico di chi protesta. Quindi Amnesty ha ragione a premiare Cristicchi per una canzone dedicata a un gravissimo episodio di violazione dei diritti umani. Punto. Amnesty, quando riscontra una violazione dei diritti umani, dovrebbe forse consultarsi con tutti i partiti di destra, di sinistra, di centro e perfino con Scilipoti, per decidere se l'argomento accontenta tutti o magari fa incazzare qualcuno e allora è meglio lasciare perdere?
Come replica Borsetto al comportamento dei suoi avversari politici? "Vi è una sproporzione enorme tra il discutere di contenuti artistici (anche politici, perché no?) e la soppressione di Voci per la libertà.
Capisco che gli amministratori di Rovigo e Villadose siano a corto di argomenti e non amino per natura il confronto politico-culturale ma perché invece di togliere queste ingombranti (per loro) opportunità non ne propongono di nuove? Son convinto che nel centrodestra in tema di diritti umani non vi siano poi così poche sensibilità. Tutelare i diritti umani è una battaglia di tutti (destra e sinistra)". Insomma: parliamone, destra e sinistra assieme. Cristicchi non vi va bene? Parliamone. Le sevizie ai manifestanti del G8 a voi erano piaciute? Questione di gusti, discutiamone.
Finora non ci eravamo mai permessi di commentare le uscite di Borsetto, nemmeno quando ci fece sbellicare dalle risate affermando che "se si fossero svolte le primarie, Federico Frigato oggi con molta probabilità potrebbe essere il sindaco di tutti", facendo cambiare improvvisamente idea a centinaia di sostenitori delle primarie. Avevamo scelto la seconda delle reazioni sopra elencate, anche perchè ci sembrava un tipo simpatico. Ora, però, ci permettiamo di replicare con due semplici considerazioni al suo "perchè no?". Primo, "i diritti non sono di destra, nè di sinistra" non significa che destra e sinistra devono "discutere", ma semplicemente che la politica non ci deve mettere il naso. Qui sembra che si voglia introdurre una sorta di negoziazione dei contenuti di un festival dedicato ai diritti umani. Come dire che il festival si potrebbe fare pure in Arabia Saudita, accordandosi con Re Abdallah affinchè non si parli di argomenti troppo critici verso il governo, tipo le decapitazioni pubbliche o i diritti delle donne.
E qui veniamo al secondo punto. Perchè alla destra stanno sulle palle la canzone di Cristicchi o i contenuti del festival? Probabilmente perchè riguardano alcune cosette di loro responsabilità. Chi ha votato, ad esempio, l'incarcerazione dei migranti senza permesso di soggiorno, i respingimenti, gli accordi con Gheddafi per fermare i barconi è naturale che non abbia in simpatia chi, come Amnesty, fa notare che queste sono bestialità indegne di un paese civile. Sinceramente, stare sulle palle a gente simile dovrebbe essere non solo un vanto, ma una mission. Quindi, caro Borsetto, la risposta giusta era: "Discutiamone un bel cazzo". E se il festival non si dovesse fare perchè i suoi contenuti non piacciono a qualcuno, almeno sarà chiaro che a Villadose c'è la stessa idea di libertà che hanno a Teheran.
Post scriptum. A proposito di discutere, nel suo intervento, Borsetto osa affermare: "E' fin troppo facile dire che Simone Cristicchi è un bravo artista (chi può affermare il contrario?)" Noi modestamente vorremmo, ma per modestia tacciamo. Del resto, in una lettera di qualche tempo fa il consigliere del Pd affermava che la coalizione di centrosinistra a supporto del sindaco Fausto Merchiori, "in 5 anni ha dato prova indiscutibile di buongoverno". Peccato, noi di questo invece avremmo proprio voluto discutere.
Da tempo gli interventi degli esponenti del Partito Democratico ci provocano inarrestabili sussulti di ilarità. Tra questi, Vanni Borsetto, esponente della fantomatica sinistra Pd. In un recente intervento, Borsetto affronta le vicende di "Voci per la Libertà" e della Fiera delle Parole, due eventi culturali massacrati dal fuoco ostile dei partiti di destra, perchè giudicati troppo di sinistra. E cosa risponde l'esponente della sinistra Pd? "Fatevi i cazzi vostri" sarebbe un buon inizio. Macchè! "Discutiamone".
Sì, esatto. "Discutiamone". Discutiamo di cosa? Del fatto che, dal giovane leghista Luca Renesto al ex consigliere Pdl Vittorio Novo, più di un esponente del cenrodestra vorrebbe chiudere il festival "Voci per la Libertà - Una canzone per Amnesty", perchè troppo di sinistra (Tovo) e per di più ritrovo di fumatori di marjuana (Renesto). E oltretutto, come ha sottolineato polemicamente l'assessore a qualcosa Ilaria Paparella, si sono permessi di invitare Simone Cristicchi, vincitore del premio Amnesty per una canzone in cui denuncia gli abusi di polizia e carabinieri sui manifestanti del G8 di Genova.
Non sono molte le risposte verbali che si possono contrapporre a chi ragiona in questo modo, che Borsetto con eccessivo eufemismo definisce "singolare". Si può in parte giustificare certe esternazioni per via delle alte temperature estive, oppure si può scuotere il capo in segno di compatimento. In alternativa si può rudemente ribadire che trattasi di farneticazioni e tentare vanamente di ricondurre l'interlocutore a un ragionamento sui fatti e non su inconsistente fuffa demagogica. Cerchiamo ancora una volta di fare chiarezza: Amnesty International si occupa di diritti umani, non delle ragioni della destra e della sinistra, del comunismo o del capitalismo, del cattolicesimo o dell'Islam. Se le forze dell'ordine, in modo sistematico, massacrano di botte e torturano centinaia di manifestanti, assistiamo a una violazione dei diritti umani, che questo avvenga in Italia o in Iran e indipendentemente da chi è al governo o del colore politico di chi protesta. Quindi Amnesty ha ragione a premiare Cristicchi per una canzone dedicata a un gravissimo episodio di violazione dei diritti umani. Punto. Amnesty, quando riscontra una violazione dei diritti umani, dovrebbe forse consultarsi con tutti i partiti di destra, di sinistra, di centro e perfino con Scilipoti, per decidere se l'argomento accontenta tutti o magari fa incazzare qualcuno e allora è meglio lasciare perdere?
Come replica Borsetto al comportamento dei suoi avversari politici? "Vi è una sproporzione enorme tra il discutere di contenuti artistici (anche politici, perché no?) e la soppressione di Voci per la libertà.
Capisco che gli amministratori di Rovigo e Villadose siano a corto di argomenti e non amino per natura il confronto politico-culturale ma perché invece di togliere queste ingombranti (per loro) opportunità non ne propongono di nuove? Son convinto che nel centrodestra in tema di diritti umani non vi siano poi così poche sensibilità. Tutelare i diritti umani è una battaglia di tutti (destra e sinistra)". Insomma: parliamone, destra e sinistra assieme. Cristicchi non vi va bene? Parliamone. Le sevizie ai manifestanti del G8 a voi erano piaciute? Questione di gusti, discutiamone.
Finora non ci eravamo mai permessi di commentare le uscite di Borsetto, nemmeno quando ci fece sbellicare dalle risate affermando che "se si fossero svolte le primarie, Federico Frigato oggi con molta probabilità potrebbe essere il sindaco di tutti", facendo cambiare improvvisamente idea a centinaia di sostenitori delle primarie. Avevamo scelto la seconda delle reazioni sopra elencate, anche perchè ci sembrava un tipo simpatico. Ora, però, ci permettiamo di replicare con due semplici considerazioni al suo "perchè no?". Primo, "i diritti non sono di destra, nè di sinistra" non significa che destra e sinistra devono "discutere", ma semplicemente che la politica non ci deve mettere il naso. Qui sembra che si voglia introdurre una sorta di negoziazione dei contenuti di un festival dedicato ai diritti umani. Come dire che il festival si potrebbe fare pure in Arabia Saudita, accordandosi con Re Abdallah affinchè non si parli di argomenti troppo critici verso il governo, tipo le decapitazioni pubbliche o i diritti delle donne.
E qui veniamo al secondo punto. Perchè alla destra stanno sulle palle la canzone di Cristicchi o i contenuti del festival? Probabilmente perchè riguardano alcune cosette di loro responsabilità. Chi ha votato, ad esempio, l'incarcerazione dei migranti senza permesso di soggiorno, i respingimenti, gli accordi con Gheddafi per fermare i barconi è naturale che non abbia in simpatia chi, come Amnesty, fa notare che queste sono bestialità indegne di un paese civile. Sinceramente, stare sulle palle a gente simile dovrebbe essere non solo un vanto, ma una mission. Quindi, caro Borsetto, la risposta giusta era: "Discutiamone un bel cazzo". E se il festival non si dovesse fare perchè i suoi contenuti non piacciono a qualcuno, almeno sarà chiaro che a Villadose c'è la stessa idea di libertà che hanno a Teheran.
Post scriptum. A proposito di discutere, nel suo intervento, Borsetto osa affermare: "E' fin troppo facile dire che Simone Cristicchi è un bravo artista (chi può affermare il contrario?)" Noi modestamente vorremmo, ma per modestia tacciamo. Del resto, in una lettera di qualche tempo fa il consigliere del Pd affermava che la coalizione di centrosinistra a supporto del sindaco Fausto Merchiori, "in 5 anni ha dato prova indiscutibile di buongoverno". Peccato, noi di questo invece avremmo proprio voluto discutere.
Ma l attuale amministrazione ha sovvenzionato alla grande il festival VxL e dato supporto logistico in tutti i modi ( anche personalmente).Questo si chiama sopprimere??? Bisognerebbe saperle tutte... Viva la liberta di pensiero comunque!
RispondiEliminaNoi ci riferivamo a cose lette sui giornali in questi giorni. Quanto alla Paparella, che pure ha elogiato il festival ("E’ una manifestazione conosciuta, con un programma ricco che valorizza artisti emergenti e che nel contempo promuove i diritti umani"), noi le contestiamo il rammarico per la scelta di Amnesty. Schierarsi in questo caso significa non avere capito che i diritti umani non sono questioni di destra, di sinistra, dei poliziotti o dei black bloc, ma semplicemente degli esseri umani, indipendentemente dalle loro credenze politiche o dalle loro "colpe".
RispondiEliminaQuesto è un articolo come ne vorrei leggere tanti sulla carta stampata, quindi l'articolo successivo a questo, per fortuna, va interpretato in maniera satirica. bene.
RispondiEliminaSolo una precisazione se mi è permesso:
non è vero che la politica non deve ficcare il naso nei diritti umani, prima di tutto perchè i diritti umani SONO POLITICA (ma non partitica), e secondo perchè proprio la classe politica ha a disposizione gli strumenti più efficaci per difenderli.
Che li usi al contrario, di questo se ne potrebbe parlare all'infinito.