La storia è questa: nell'agosto 1945 gli americani sganciarono due bombe atomiche sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, mandando in cenere decine di migliaia di uomini, donne e bambini.
Se vivessimo in un mondo giusto, i bombardatori avrebbero cacato sangue in eterno, invece furono promossi a padroni del mondo e continuarono a fabbricare e testare armi nucleari nei decenni a venire. Per ricordare l'olocausto atomico del Giappone, un gruppetto di pacifisti, preti e comunisti sta percorrendo il Nordest in bici, per raggiungere la base americana di Aviano, dove sono custodite alcune decine di quegli strumenti di morte in versione tecnologicamente avanzata. La partenza è stata da Rovigo, con primo stop a Villadose, poi ad Adria. E guarda un po' chi c'era ad accoglierli!
Ce la troviamo nelle foto dell'iniziativa. Proprio lei, elegante come sempre, a fianco di un sindaco particolarmente allegro, gomito a gomito con don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace. E' l'assessora comunale Ilaria Paparella, quella che un paio di settimane fa tuonava contro il festival Voci per la Libertà e quei cazzoni comunisti e teppisti di Amnesty che avevano osato dare il premio a Simone Cristicchi, per la canzone sugli abusi al G8 di Genova.
Ora, casa assessora, ci stupisce davvero! Lei che tuonava contro le denunce "a senso unico" di Cristicchi, accusandolo di difendere solo i crani spappolati dei manifestanti e non i bancomat sfasciati dei genovesi (che poi ti tocca fare un sacco di strada per trovarne un altro che funzioni!), accompagnata dal controcanto della sua compagine politica (Pdl e Lega Nord) che da tempo spara ad alzo zero contro il festival intitolato ad Amnesty, bollato via via come inutile, bolscevico, covo di fattoni e via delirando. Proprio lei adesso si fa trovare, sorridente ed elegante, ad accogliere una delegazione di pacifisti a senso unico che denuncia l'orribile strage di innocenti compiuta decenni fa dall'allora nascente impero americano per mezzo della più vigliacca tecnologia bellica.
E neanche una polemicuzza? Che so, una parolina per pretendere che queste anime belle del cazzo non si limitino a ricordare i crimini (impuniti) degli Stati Uniti, ma pongano l'accento parimenti anche sui crimini giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Oppure che blaterino che senza l'eccidio di Hiroshima e Nagasaki non si sarebbe mai conclusa la guerra (non è vero, ma l'ho sentito dire fino alla nausea da quelli come lei). Non poteva invitarli, che so, ad allungare la pedalata fino a qualche deposito di armi dell'ex Unione Sovietica, tanto per essere più equilibrati? O magari poteva pensare lei a condire la retorica buonista dei suoi ospiti con qualche fregnaccia sul programma nucleare iraniano (vabbè, è nucleare civile, ma non andiamo troppo per il sottile, suvvia!) o sul pericolosissimo arsenale della Corea del Nord. Niente. Tarallucci e vino.
Ad Adria, stessa scena, con il vicesindaco leghista Giorgio D'Angelo che riceve dalle generose mani di don Albino addirittura il diplomino di Mayor for Peace, probabilmente perchè il Comune di Adria ha scelto di non utilizzare l'arsenale atomico per affrontare il degrado in zona grattacielo. Anche qui tarallucci e vino.
Caro D'Angelo, lo sa che don Albino Bizzotto giusto un anno fa era a Rovigo a manifestare contro il lager per immigrati che i vostri interlocutori nazionali sognavano di costruire nell'ex base militare di Zelo? E lei adesso si fa addirittura premiare da un facinoroso di tale risma? Cara Paparella, lei lo sa che il tipo con cui si fa grasse risate, quando torna a Vicenza sta con i "No dal Molin" contro l'ampliamento della base americana, che non sono tanto diversi da quei "No global" a cui lei ha riservato contumelie nelle scorse settimane?
Insomma, a noi fa un po' impressione vedere dei "costruttori di pace" consegnare sorrisi e benemerenze a gente che pensa che i diritti umani siano roba di destra o di sinistra, quindi contrattabile a seconda dei punti di vista e degli interessi politici. A gente che pensa che gli immigrati vadano trattati peggio dei mafiosi e reclusi un anno e mezzo senza aver compiuto alcun crimine. O a gente che ritiene che massacrare di botte uomini e donne che manifestano sia difendere la legalità. Ci fa impressione, molta confusione e un po' di paura. Forse, cari Paparella e D'Angelo, avete sbagliato compagnia.
Se vivessimo in un mondo giusto, i bombardatori avrebbero cacato sangue in eterno, invece furono promossi a padroni del mondo e continuarono a fabbricare e testare armi nucleari nei decenni a venire. Per ricordare l'olocausto atomico del Giappone, un gruppetto di pacifisti, preti e comunisti sta percorrendo il Nordest in bici, per raggiungere la base americana di Aviano, dove sono custodite alcune decine di quegli strumenti di morte in versione tecnologicamente avanzata. La partenza è stata da Rovigo, con primo stop a Villadose, poi ad Adria. E guarda un po' chi c'era ad accoglierli!
Ce la troviamo nelle foto dell'iniziativa. Proprio lei, elegante come sempre, a fianco di un sindaco particolarmente allegro, gomito a gomito con don Albino Bizzotto dei Beati Costruttori di Pace. E' l'assessora comunale Ilaria Paparella, quella che un paio di settimane fa tuonava contro il festival Voci per la Libertà e quei cazzoni comunisti e teppisti di Amnesty che avevano osato dare il premio a Simone Cristicchi, per la canzone sugli abusi al G8 di Genova.
Ora, casa assessora, ci stupisce davvero! Lei che tuonava contro le denunce "a senso unico" di Cristicchi, accusandolo di difendere solo i crani spappolati dei manifestanti e non i bancomat sfasciati dei genovesi (che poi ti tocca fare un sacco di strada per trovarne un altro che funzioni!), accompagnata dal controcanto della sua compagine politica (Pdl e Lega Nord) che da tempo spara ad alzo zero contro il festival intitolato ad Amnesty, bollato via via come inutile, bolscevico, covo di fattoni e via delirando. Proprio lei adesso si fa trovare, sorridente ed elegante, ad accogliere una delegazione di pacifisti a senso unico che denuncia l'orribile strage di innocenti compiuta decenni fa dall'allora nascente impero americano per mezzo della più vigliacca tecnologia bellica.
E neanche una polemicuzza? Che so, una parolina per pretendere che queste anime belle del cazzo non si limitino a ricordare i crimini (impuniti) degli Stati Uniti, ma pongano l'accento parimenti anche sui crimini giapponesi durante la Seconda Guerra Mondiale. Oppure che blaterino che senza l'eccidio di Hiroshima e Nagasaki non si sarebbe mai conclusa la guerra (non è vero, ma l'ho sentito dire fino alla nausea da quelli come lei). Non poteva invitarli, che so, ad allungare la pedalata fino a qualche deposito di armi dell'ex Unione Sovietica, tanto per essere più equilibrati? O magari poteva pensare lei a condire la retorica buonista dei suoi ospiti con qualche fregnaccia sul programma nucleare iraniano (vabbè, è nucleare civile, ma non andiamo troppo per il sottile, suvvia!) o sul pericolosissimo arsenale della Corea del Nord. Niente. Tarallucci e vino.
Ad Adria, stessa scena, con il vicesindaco leghista Giorgio D'Angelo che riceve dalle generose mani di don Albino addirittura il diplomino di Mayor for Peace, probabilmente perchè il Comune di Adria ha scelto di non utilizzare l'arsenale atomico per affrontare il degrado in zona grattacielo. Anche qui tarallucci e vino.
Caro D'Angelo, lo sa che don Albino Bizzotto giusto un anno fa era a Rovigo a manifestare contro il lager per immigrati che i vostri interlocutori nazionali sognavano di costruire nell'ex base militare di Zelo? E lei adesso si fa addirittura premiare da un facinoroso di tale risma? Cara Paparella, lei lo sa che il tipo con cui si fa grasse risate, quando torna a Vicenza sta con i "No dal Molin" contro l'ampliamento della base americana, che non sono tanto diversi da quei "No global" a cui lei ha riservato contumelie nelle scorse settimane?
Insomma, a noi fa un po' impressione vedere dei "costruttori di pace" consegnare sorrisi e benemerenze a gente che pensa che i diritti umani siano roba di destra o di sinistra, quindi contrattabile a seconda dei punti di vista e degli interessi politici. A gente che pensa che gli immigrati vadano trattati peggio dei mafiosi e reclusi un anno e mezzo senza aver compiuto alcun crimine. O a gente che ritiene che massacrare di botte uomini e donne che manifestano sia difendere la legalità. Ci fa impressione, molta confusione e un po' di paura. Forse, cari Paparella e D'Angelo, avete sbagliato compagnia.
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