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Ristampe estive: le visioni di Leonida Gusmaroli, parte prima

Da tempo stiamo contrattando sul cachet di Leonida Gusmaroli, il veggente bolognese autore di innumerevoli profezie sulle pagine del blog di Monello Vianello. In attesa che il Nostradamus emiliano si decida a tornare alla ribalta, collaborando a questo Almanacco, abbiamo deciso di ristampare un po' delle sue cose migliori.

Contiero rivendica l'origine polesana del kebap
"Il Doner Kebap è un'invenzione polesana diffusa dai veneziani. Chiedo formalmente alla Turchia di riconoscere l'originalità del prodotto e ai nostri negozianti di riappropriarsene!" Con queste parole Antonello Contiero, in un prossimo futuro, inaugurerà il suo mandato alla presidenza della Provincia di Rovigo. Il leader leghista dichiarerà di avere studiato accuratamente le carte: il Polesine, dice, inventò quello che oggi chiamiamo kebab e ne trasmise la tradizione alla Serenissima. Poi venne la Guerra di Cipro, nota anche come la quarta guerra turco-veneziana. In quell'occasione i turchi si appropriarono del nostro piatto tipico, diffondendolo in tutto l'impero. In compenso da allora i veneziani smisero di cucinare il doner kebab, disgustati al solo pensiero di mettere in bocca una cosa la cui preparazione ricordava la macabra sorte capitata al senatore Marcantonio Bragadin. Una decisione resa defintiva dopo il vergognoso trattato di pace del 1573. "Quel che è stato è stato - dichiarerà Contiero - Ma oggi la Turchia si appresta ad entrare nell'Unione Europea: riconosca dunque la storicità di quanto affermiamo. Dal canto nostro chiederemo all'Ue il marchio di origine per il vero kebap polesano!"

Sabotato il rigassificatore di Porto Levante!
Un inusuale attentato terroristico cancellerà dalle acque polesane il terminal gasiero di Porto Levante, accolto con grande entusiasmo nel settembre 2008. Secondo la ricostruzione ufficiale, un gruppo eversivo, dirottando una nave per lo stoccaggio del metano, avrebbe immesso nel rigassificatore ingenti quantità di gas elio, gonfiandolo come un palloncino. Spinto dall'incredibile pressione dell'elio, il manufatto di cemento ha preso letteralmente il volo, scomparendo lentamente tra le nuvole, mentre il personale si gettava in acqua gridando in modo ridicolo con la voce alterata di ventisette semitoni a causa dell'inalazione del gas. Non si è fatta attendere la rivendicazione da parte del Nucleo polesano per la rinascita dell'Internazionale Situazionista.

Yog-Sothoth contro Renzo Marangon
La ripresa delle trivellazioni nel mare Adriatico alla ricerca di gas naturale, libererà i Grandi Antichi, che un tempo dominavano la Terra, dalle loro prigioni sotterranee, trasformando il mondo in un inferno lovecraftiano. La riscossa alla tirannia degli Antichi, tuttavia, partirà proprio dal Polesine. Qui il nuovo presidente della Provincia, Yog-Sothoth, tornato sul pianeta grazie all'interessamento dell'amico Nyarlathotep, acquisterà consensi divorando l'intero consiglio provinciale, ma perderà rapidamente i favori del popolo quando tasserà i sacrifici umani. L'anziano ex consigliere Renzo Marangon, critico verso la strage di colleghi compiuta dal tiranno, lo sfiderà a chi racconterà la barzelletta più vecchia in assoluto. "Ah! Ah! - riderà l'altro - Dominavamo la Terra milioni di anni prima di voi esseri rosa e mollicci, non vedo come potrai battermi". Incredibilmente, vincerà Renzo Marangon, con la celebre barzelletta sulle pratiche di accoppiamento dei trilobiti.

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Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

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