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Comunicato importante da Monello Vianello

Interrompo il mio esilio, per pubblicare alcune doverose precisazioni e una notizia. La notizia è che, almeno per un breve periodo, tornerò a scrivere di Rovigo, mettendo in stand by per un po' la stesura del mio saggio "We are 90%: il ruolo determinante degli idioti nella storia umana, dal Neolitico al Ventunesimo Secolo", in cui, tra l'altro, dimostro una volta per tutte l'inesistenza di Dio. Tornerò a scrivere su richiesta del Governo Italiano e non potendo rispondere di no. Mi permetto qui di spiegare com'è andata, a partire da una rettifica: non è stato pagato alcun riscatto per la liberazione delle cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. L'unica richiesta dei rapitori - una piccola formazione della galassia jihadista che sta distruggendo la Siria su commissione - è stata che il Governo italiano convincesse il sottoscritto a riaprire il blog. Non amo le teste di cazzo che vanno in giro ad uccidere innocenti in preda a deliri religios
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La Ghenga commissariata!

Come gesto di solidarietà verso il sindaco Bruno Piva - a nostro avviso il più degno rappresentante di Rovigo dal dopoguerra ad oggi - l'intero staff de La Ghenga si dimette dalle proprie funzioni. La gestione del blog è affidata al commissario ad interim Rambaldo Topoloni (nella foto), che si occuperà del rilancio o dell'eventuale liquidazione della testata. Un augurio di buon lavoro a Topoloni da parte di tutta la redazione.

In galera! E buttare via la chiave! Oppure no?

Tra le infinite funzioni sociali della stampa locale, una su tutte spicca leggendo la cronaca nera: mettere alla gogna i furfanti. Spacciatori di hashish, famiglie di zingari, senzatetto e ladri di polli offrono quotidianamente materia prima da lanciare in prima pagina e gettare in pasto ai lettori, scatenandone l'ira e il vituperio. Ma come capire se un furfante è veramente un furfante da sbattere in galera e gettare via la chiave, o un insigne cittadino vittima della mala giustizia? Una breve guida per i cittadini indignati! 1. Senzatetto e occupanti abusivi Li cacciano in continuazione da edifici in disfacimento, ogni volta denunciandoli per occupazione abusiva di edifici. La gente si chiede: ma perchè continuano a stare in giro? Bisognerebbe fare qualcosa, ma: una casa a spese nostre, no; in galera a spese nostre, neanche; rimandarli al loro paese non si può. E allora che si fa? E intanto i nostri amici squatter continuano a perpetrare il loro sanguinario crimine: vive

La giunta squatter

Nelle scorse settimane, sui giornali si è detto peste e corna degli abusivi che occupavano l'ospedale Maddalena, eppure c'è un gruppo di persone che bivacca da mesi senza fare niente a Palazzo Nodari, in pieno centro storico. Perlopiù sfaccendati e rissosi tra di loro, questi squatter sono perfettamente organizzati e ormai da mesi tengono in scacco la città. Intanto, a causa loro, il degrado si è impadronito del capoluogo. Ci sono tutti gli ingredienti per una serie di articoli di cronaca e scottanti reportage sul campo. Alcuni degli occupanti di Palazzo Nodari, poi, si sono distinti per malvagità. Ad esempio, A. S. (mettiamo anche qui solo le iniziali per tutelarne la privacy) è celebre per aver sbattuto in mezzo alla strada una famiglia con un bambino di un anno e un disoccupato rodigino. Non pago, si è accanito contro persone disabili, privandole del pulmino per andare in piscina e chiudendo l'Informahandicap. Non parliamo nemmeno di A. B., noto per aver d

Fare i giornalisti ai tempi dei social network

AVVISO AI LETTORI: l'articolo originale riportava in chiaro i volti e i nomi delle persone citate. Tutte le cose riportate più sotto - comprese le facce e i nomi dei tizi citati qua - li potete vedere liberamente sulla pagina Facebook della Voce (visibile a tutti). Ci trovate anche un commento del direttore della Voce, che dice che abbiamo scritto un sacco di cose brutte. Alcuni dei tizi citati, però, ci hanno fatto sapere che, pur essendo molto fieri di scrivere boiate razziste su Facebook, non ci tengono a vederle riportate qui. Li accontentiamo, riproponendo l'articolo in versione riveduta e pixelata. Il giornale oggi lo fa la gente. Inutile consumare le suole per andare in cerca delle fonti. Oggi basta accendere un computer, rintanati nel tepore di una redazione, e interpellare la gente. Quella gente troppo a lungo trascurata e che ha tante cose da dire. Idee, progetti, analisi sociali che l'informazione deve saper cogliere e raccontare. E la Voce lo fa. Ad e

Il rodigino dell'anno

"Lei non ha una coscienza?" "Io? No!" Tocca ringraziare un programma Tv ( "Le Iene" del 16 aprile 2014 ) per aver individuato per noi il rodigino dell'anno. Fino ad oggi pensavamo di dover aspettare fino alla fine dell'anno per assegnare l'ambito premio al cittadino pià rappresentativo di Rovigo e del suo spirito. Basta, la partita è finita, smettete pure di proporre nomi. Il rodigino dell'anno si chiama Valerio Ercole e giusto vent'anni fa si era fatto conoscere dal mondo in un set fotografico apparso su Panorama: è lui il simpaticone che si accinge ad attaccare degli elettrodi alle palle di un civile somalo. Era la missione di pace "Ibis" e già allora i nostri bravi ragazzi si facevano conoscere nel Corno d'Africa come portatori di pace, diritti civili e democrazia: torturavano civili, stupravano ragazze e altre iniziative di animazione territoriale. A qualche buonista potrà non piacere, ma i risultati concreti di qu

La gente è stufa

In questi mesi di paralisi politica a Rovigo ci è tornato in mente perchè amiamo Rovigo. Il Comune è bloccato dagli scazzi politici nel centrodestra. La gente strepita che è stufa di Piva. E' stufa la gente che deve pagare l'Imu al massimo. E' stufa la gente che si lamenta delle buche nelle strade e dei marciapiedi a pezzi. E' stufa la gente che voleva il corso del Popolo chiuso. E' stufa anche la gente che voleva il corso del Popolo aperto. E' stufa la gente di sinistra. E pura la gente di destra. E' stufa la gente che vuole salvare parco Langer. E' stufa la gente che voleva salvare il verde in città. E' stufa la gente che non nepuò più di tagli ai servizi. E' stufa la gente che vede il centro morire. E' stufa la gente che prima aveva il pulmino per portare il figlio disabile in piscina e ora non ce l'ha più. Sono stufi i commercianti. Sono stufi quelli dell'Accademia dei Concordi. E' stufa la gente che era stufa di Merchior