Tocca, periodicamente, scrivere un post di esortazione al primo cittadino Bruno Piva, il sindaco che Rovigo si merita, per incoraggiarlo a non mollare.
In questi giorni sono tante le richieste di dimissioni lanciate al sindaco, che abbiamo sentito l'esigenza di aggiornare questo blog semidefunto per lanciare il nostro appello: Bruno, resta!
Fa bene il primo cittadino di Rovigo a sbattersene il cazzo degli appelli del centrosinistra, degli inviti della Lega e del colpo basso della sua maggioranza. Fa bene a rimanere a capo della città, che tanto degnamente rappresenta.
Sono quasi tre anni che Bruno Piva è sindaco del capoluogo polesano. Gli è stato chiesto di dimettersi per la totale assenza di qualsiasi progetto di rilievo da parte della sua giunta? No. Per aver inviato la Polizia Locale a sgomberare i senzatetto? No. Per aver annientato i magri residui di politiche giovanili in città? No. Per aver provocato la trasferta a Padova della Fiera delle Parole? No. Per la distruzione di parco Langer e per il verde pubblico sempre più martoriato? No. Per lo stato disastroso di strade, marciapiedi e piste ciclabili? No. Per la riapertura part time del corso del Popolo alle auto? No. Per la morte del centro storico? No. Per le accuse contenute nelle lettere del Corvo? No. Continuate voi e la risposta sarà sempre: no.
E allora, caro Bruno, se per tutte queste ragioni nessuno s'è sognato di cacciarti da Palazzo Nodari, non farti buttare fuori per un banale voto in consiglio comunale. Tira la corda. Falli incazzare ancora di più! Testa il grado di sopportazione dei rodigini!
Noi de La Ghenga siamo con te, contro gli attacchi pretestuosi di questi giorni, e ti esortiamo ad andare avanti. Come gesto di sconfinata fiducia nelle tue capacità, a breve riprenderemo ad aggiornare questo blog. Bruno, facci sognare!
In questi giorni sono tante le richieste di dimissioni lanciate al sindaco, che abbiamo sentito l'esigenza di aggiornare questo blog semidefunto per lanciare il nostro appello: Bruno, resta!
Fa bene il primo cittadino di Rovigo a sbattersene il cazzo degli appelli del centrosinistra, degli inviti della Lega e del colpo basso della sua maggioranza. Fa bene a rimanere a capo della città, che tanto degnamente rappresenta.
Sono quasi tre anni che Bruno Piva è sindaco del capoluogo polesano. Gli è stato chiesto di dimettersi per la totale assenza di qualsiasi progetto di rilievo da parte della sua giunta? No. Per aver inviato la Polizia Locale a sgomberare i senzatetto? No. Per aver annientato i magri residui di politiche giovanili in città? No. Per aver provocato la trasferta a Padova della Fiera delle Parole? No. Per la distruzione di parco Langer e per il verde pubblico sempre più martoriato? No. Per lo stato disastroso di strade, marciapiedi e piste ciclabili? No. Per la riapertura part time del corso del Popolo alle auto? No. Per la morte del centro storico? No. Per le accuse contenute nelle lettere del Corvo? No. Continuate voi e la risposta sarà sempre: no.
E allora, caro Bruno, se per tutte queste ragioni nessuno s'è sognato di cacciarti da Palazzo Nodari, non farti buttare fuori per un banale voto in consiglio comunale. Tira la corda. Falli incazzare ancora di più! Testa il grado di sopportazione dei rodigini!
Noi de La Ghenga siamo con te, contro gli attacchi pretestuosi di questi giorni, e ti esortiamo ad andare avanti. Come gesto di sconfinata fiducia nelle tue capacità, a breve riprenderemo ad aggiornare questo blog. Bruno, facci sognare!
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