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L'assessore Piscopo lascia il Pdl e torna in Rifondazione Comunista! Ufficiale: c'è l'ok del sindaco, i comunisti entrano nella giunta Piva

 Ieri la benedizione del segretario Lorenzo Feltrin. Nessuna obiezione dal sindaco: "Conta la persona, non il partito". L'assessore Brusco: "Felice per ritorno di un compagno". Ma il Pd attacca: "Mai più alleati con gli estremisti".
ROVIGO - "Il primo amore non si scorda mai". Con queste laconiche, quanto ironiche parole, l'assessore Aniello Piscopo annuncia il ritorno nelle fila di Rifondazione Comunista, dopo anni di militanza nel centrodestra. Nessuna conseguenza per la giunta comunale: "Resterò per completare il mio lavoro", conferma l'interessato, che ha ricevuto il via libera del sindaco. Sconcerto nel Partito Democratico, che attacca: "L'ennesimo episodio che marca la distanza tra noi e la sinistra radicale".
L'ingresso di Piscopo nella compagine di Rifondazione, oggi Federazione della Sinistra, è stato ufficializzato ieri dal segretario provinciale Lorenzo Feltrin, assieme all'interessato. Piscopo, del resto, non è nuovo agli ambienti del circolo "Antonio Gramsci": molti ricordano, infatti, la sua militanza rifondarola negli anni Novanta, prima di passare ad un lungo impegno nello schieramento di centrodestra, prima in Forza Italia, poi nel Pdl. "Sono doppiamente felice - commenta l'assessore provinciale Guglielmo Brusco - Sia per il ritorno a casa di un compagno, sia perchè con l'ingresso di Piscopo il nostro partito esprime un proprio assessore all'interno della compagine che governa il capoluogo, potendo incidere nelle scelte che riguardano tutti i cittadini".
Evidenti le perplessità all'interno del Pdl, messe a tacere, tuttavia, dal primo cittadino, Bruno Piva: "Ho sempre affermato di essere il sindaco di tutti e di non farmi condizionare dalla politica. Piscopo ha lavorato bene con noi fino ad oggi, non vedo perchè la sua mutata appartenenza politica dovrebbe convincermi che non è più un valido elemento della squadra di governo".
Piccata la reazione del Partito Democratico, che in un comunicato stampa sancisce la rottura definitiva dei rapporti con Rifondazione Comunista: "Con questa scelta, la sinistra radicale si allea di fatto alla destra estrema che amministra Rovigo - scrive la segreteria -. Non possiamo che rimarcare l'abisso che ci separa ormai dai comunisti e rivendicare la nostra identità di partito popolare, lontano dagli opposti estremismi, che trova la sua collocazione ideale nell'area della destra moderata".

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