Passa ai contenuti principali

Un programma di iniziative culturali per rilanciare l'Accademia dei Concordi. Lo svela un incredibile documento anonimo (e probabilmente falso).

Porchetta, patonza e libri per rilanciare l'Accademia dei Concordi.  Sarebbe questa la contropartita chiesta dal Comune per continuare a finanziare lo storico istituto culturale rodigino: un programma di eventi culturali più in sintonia con il livello culturale dei rodigini.
Lo svela uno sconcertante documento di cui siamo venuti a conoscenza in maniera rocambolesca. Ma il sindaco smentisce: "Tutto falso". L'ombra di un complotto per screditare la giunta.

ROVIGO - Un programma di eventi mondani a base di cultura e intrattenimento per avvicinare i rodigini all'Accademia dei Concordi e all'importanza della lettura. Sarebbe questa la proposta avanzata dal Comune al presidente Luigi Costato, per svecchiare l'istituto culturale del capoluogo e coniugare erudizione e divertimento.
Lo rivela un documento anonimo, pervenuto per posta ad un importante (a suo dire) uomo di cultura rodigino, in cui si descrive minuziosamente il programma di eventi che Palazzo Nodari avrebbe intenzione di mettere in campo nei prossimi mesi per ravvivare l'Accademia dei Concordi.
Un documento che potrebbe essere falso e che desta più di una perplessità (*). Fatte queste doverose precisazioni, veniamo ai contenuti del documento. Stando a quanto ci è stato riferito dal nostro informatore nella rocambolesca maniera narrata a piè di pagina, esso conterrebbe un fitto e variegato programma di eventi, pensati allo scopo di dimostrare che è possibile far convivere cultura e divertimento e avvicinare così alla nostra biblioteca anche tutti quei cittadini che vogliono passare una serata piacevole, scoprendo il gusto di saper leggere.
La rassegna si dovrebbe aprire con "Rutto Lib(e)ro", serata di letture dantesche con porchetta, fagioli e birra, seguita da un concerto della tribute band di Vasco in piazza Vittorio Emanuele II. Seguirà "Con la cultura si mangia", prestigiosa cena di gala per 150 persone nella sala degli Arazzi, per raccogliere fondi a sostegno dell'importante istituto culturale rodigino. Il costo della cena è di 200 euro a persona e prevede un menù completo, una bottiglia di raboso, uno sconto sull'acquisto di un motorino elettrico e l'imperdibile concerto dei mitici Litfiba (presenza da confermare).
In primavera si dovrebbero tenere i due eventi di punta, a partire da "Miss Libro", sfilata di ragazze in bikini ("le librine") che, oltre a deliziare il pubblico con la loro incontestabile avvenenza, presenteranno i loro libri preferiti, che saranno votati da una giuria popolare.
Seguirà "Lo Sfogliarello", serata burlesque sempre nella splendida cornice della Sala Arazzi, spettacolo sexy di ballerine con costumi ispirati ai capolavori della letteratura. In concomitanza, mercatino dei vecchi libri dell'Accademia a prezzi di saldo. Per la prima edizione, dovrebbero essere messi in svendita solo i volumi dal 1848 al 1896.
Secca la smentita del sindaco: "E' tutto falso e voi siete fatti di peyote fino ai capelli", ci ha accusati, non discostandosi molto dalla realtà (almeno per quanto riguardava il nostro stato psicofisico alterato). Esclusa l'ipotesi di aver dato credito ad un mitomane, si fa largo, dunque, una possibilità assai più inquietante: che qualcuno stia diffondendo documenti anonimi nel superfluo tentativo di screditare questa giunta comunale? 

(*) Nota: Innanzitutto non abbiamo mai letto tale documento: ce lo ha riferito questo tizio che aspettava con noi al Pronto Soccorso, dove ci eravamo recati per una lavanda gastrica, dopo aver ingerito un'intera tenerina alla marijuana. 
 Il tizio, definitosi un fine intellettuale rodigino emarginato dal jet set, sosteneva di aver fatto le carte ricevute analizzare da fantomatici "esperti" e di essere quasi risalito all'autore analizzando i caratteri della macchina da scrivere e alcune chiazze di unto provenienti da una pinza coi ciccioli, di cui avrebbe rinvenuto il panificio di provenienza. 
Ma lì ci siamo fermati, allorchè il nostro informatore è stato condotto altrove, a suo dire per essere operato al cervello (sosteneva di avere una sonda marziana nel cranio), ufficialmente per essere curato da una "pesante insolazione".

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

Il flop del galà del Comune al centro commerciale non scoraggia nuove iniziative di beneficenza. All'indomani della serata che doveva servire a raccogliere soldi per gli addobbi natalizi, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni torna a riempire le prime pagine dei giornali con una proposta che fa discutere: "Organizzerò un'orgia per raccogliere fondi per le case popolari". La clamorosa proposta per il momento incontra il gelo da parte dell'assessorato ai servizi sociali di Rovigo. Ma Cicciuzzo non demorde: "Se si organizzano iniziative per pagare il superfluo, non si può criticare chi invece prova a sovvenzionare servizi di prima necessità. I miei sistemi di fund raising saranno poco ortodossi, ma credo che i rodigini sapranno guardare a questa novità senza il paraocchi dell'ideologia".

Editoriale: abbiamo perso la speranza

Il lunedì ci si alza sempre con i coglioni girati. Allora pippatevi questo editoriale attorno al corso del Popolo aperto al traffico, un tema su cui, lo ammettiamo, abbiamo esaurito le battute idiote, perchè l'argomento è già idiota di suo. Non abbiamo più nemmeno la forza di ribattere a tutte le corbellerie che si sentono dire da quelli che vorrebbero fare scorrere fiumi di traffico in centro storico. Tanto è inutile. Con questo caldo ci manca perfino la forza di ribattere sulle piccole cose. L'assessore Nello Piscopo pochi giorni fa sul Corriere del Veneto affermava preciso: "Il progetto è nato come zona a traffico limitato e non come area pedonale tout court". Qualcuno dei suoi, per favore, gli faccia notare che il corso attualmente è già una Ztl, visto che ci passano autobus, furgoncini, macchine e pure cani e porci privi di autorizzazione a ogni ora del giorno e della notte, tanto nessuno controlla.