L'ambiziosa infrastruttura presentata in Provincia dall'assessore regionale Renato Chisso. "Unirà le due sponde della sacca e rilancerà il turismo". In cantiere anche il ponte stradale Adige-Po e il Grande Raccordo Anulare di Gavello.
Renato Chisso illustra il tracciato del nuovo ponte (in rosso). |
Il progetto di un ponte sullo stretto di Scardovari sarà sottoposto al vaglio della commissione Via regionale e, una volta ottenute le necessarie autorizzazioni, si apriranno i cantieri. Realizzato con il metodo del project financing, il ponte sarà completato entro il 2019. Consentirà agli automobilisti di evitare l'attuale divagazione sulla SP 38, attraversando direttamente la Sacca. A metà del viadotto sarà collocata un'area di sosta con autogrill. "Un progetto che accogliamo con favore - ha commentato la presidente della Provincia, Tiziana Virgili - In questi tempi di crisi, mettere risorse importanti in un'opera fondamentale per lo sviluppo economico del Polesine è un segnale di ottimismo, che guarda oltre le difficoltà del presente. E inoltre è un'ulteriore prova, se mai ce ne fosse stato bisogno, del ruolo insostituibile delle province nella programmazione dello sviluppo".
Plauso anche dal consigliere regionale Graziano Azzalin (PD), che ha commentato: "Il Polesine attendeva da tempo questa cruciale infrastruttura, che darà ossigeno alle strade congestionate dell'isola della Donzella e creerà nuove opportunità turistiche. Ora la Regione non perda tempo con le autorizzazioni".
Chisso ha inoltre presentato le nuove opere che saranno messe in cantiere nei prossimi anni, per portare il Polesine al passo con le altre province venete. Entro il 2014 sarà approvato l'ambizioso progetto di un viadotto Adige-Po, che consentirà di attraversare la provincia di Rovigo da nord a sud e viceversa, semplicemente scavalcandola grazie a un'enorme strada su piloni. Altrettanto faraonica la grande opera in cantiere nel medio Polesine: il Grande Raccordo Anulare di Gavello, un sistema di strade e rotatorie su cui saranno fatte convergere tutte le superstrade e autostrade polesane, trasformando il piccolo Comune polesano nello hub centrale della viabilità della provincia.
Sono fermi, invece, i lavori del ponte Bonelli-Rovigno, che dovrebbe completare il tratto Est della Nogara-Mare, congiungendo il veronese direttamente con la Croazia. "Dobbiamo perfezionare gli accordi internazionali necessari alla realizzazione del tratto su suolo croato - spiega Chisso -. Siamo ottimisti e pensiamo di vedere compiuta questa opera entro il 2022".
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