Per contenere i costi, il Comune propone il trasloco del prestigioso istituto rodigino. Biblioteca e sale studio saranno trasferite in un capannone all'Interporto. L'edificio in piazza ospiterà un fast food e sedi delle associazioni.
ROVIGO - Trasloco in vista per l'Accademia dei Concordi, che per contenere i costi dovrà trasferirsi in nuovi spazi all'Interporto. E' quanto prevede la revisione del legato Gnocchi, che il Comune presenterà a breve al presidente, Luigi Costato *."La nuova sede è più funzionale, facilmente raggiungibile in auto e con ampio parcheggio e consentirà all'ente di contenere i costi, con un minore aggravio per le casse del Comune", spiega l'assessore alla cultura, Anna Paola Nezzo. Il mantenimento dello storico edificio in centro, aggiunge l'assessore, ha costi ormai insormontabili per un ente pubblico. Da qui l'idea di traslocare tutto altrove e cambiare destinazione all'immobile, risolvendo l'annosa diatriba sulla mancanza di fondi per la biblioteca. Proprio il servizio di prestito, assieme alle sale studio, sarà ospitato in un capannone attualmente sfitto all'Interporto. La pinacoteca, invece, dovrebbe trovare ospitalità in un padiglione del Censer, dove sarà esposta permanentemente durante il periodo delle giostre.
L'edificio in piazza, invece, sarà restaurato con un project financing, per il quale è già stato individuato un privato interessato. Al piano terra è ormai certo che sarà realizzato un Mc Donald's, mentre al piano superiore troveranno spazio gli uffici di alcune organizzazioni, finora prive di una sede, che promuoveranno in convenzione con il Comune eventi culturali per la cittadinanza, tra cui performance di sexy car wash, sfilate di veline, dj set, feste di Capodanno e altre iniziative che negli ultimi anni hanno mostrato un crescente riscontro di pubblico.
"Siamo soddisfatti, perchè finalmente vediamo realizzato un ambizioso progetto che Rovigo attendeva da anni: il Mc Donald's non sarà più confinato alla Fattoria, ma troverà lo spazio che merita nel cuore del centro storico - commenta il primo cittadino, Bruno Piva - Al contempo, siamo riusciti a tutelare l'identità di questo storico palazzo, che continuerà ad essere animatore di iniziative culturali per tutti i cittadini. Questo senza sacrificare l'Accademia, che nei nuovi spazi potrà continuare a funzionare e addirittura ampliare i servizi, con costi più contenuti per la collettività".
*Questa, come altre notizie riportate in questo sito, potrebbe anche essere completamente inventata. Se avete pensato che fosse vera, chiedetevi in che razza di città vivete.
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