Passa ai contenuti principali

Bilancio in affanno, il Comune mette in vendita Zangirolami

La carenza di risorse spinge il sindaco, Bruno Piva, a scelte drastiche: "Non possiamo più permetterci tutti questi assessori". Da lunedì l'alienazione di Matteo Zangirolami. Base d'asta: 93 euro al chilo.
ROVIGO - Il Comune lancia un piano delle alienazioni per recuperare liquidità. Ad andare all'asta, però, non saranno edifici pubblici o aree di pregio, ma qualcosa di inedito: "Quello che potevano vendere, l'abbiamo venduto. Ci resta giusto qualche rudere, che varrà sì e no venti euro al metro quadrato. Non ci resta che tagliare un po' di assessori. Del resto, non possiamo mantenerne così tanti", spiega il primo cittadino, Bruno Piva.
Una scelta sofferta, ufficializzata stamani in una conferenza stampa dal sindaco, affiancato dal primo degli assessori che saranno privatizzati: Matteo Zangirolami. "Non è stata una scelta facile, ma non potevamo più permetterci di sostenere le spese di feste e festine in piazza per decine di migliaia di euro, quando non ci sono i soldi manco per tenere aperto l'Informagiovani o la biblioteca". Zangirolami sarà alienato con regolare bando di gara, che sarà pubblicato sul sito del Comune a partire dalla prossima settimana, con un prezzo di partenza fissato in 93,40 euro al chilo. 
Il primo cittadino ha voluto sottolineare che non c'è alcun giudizio negativo sull'operato dell'assessore e che, se la situazione economica di Palazzo Nodari non dovesse migliorare, altri potrebbero seguire la stessa sorte. Secondo voci di corridoio, in occasione della Fiera d'Ottobre si dovrebbe tenere una lotteria cittadina per raccogliere fondi per il Comune. In palio l'assessore Andrea Bimbatti, un week end alle terme e una bici da donna.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie...

Comunicato importante da Monello Vianello

Interrompo il mio esilio, per pubblicare alcune doverose precisazioni e una notizia. La notizia è che, almeno per un breve periodo, tornerò a scrivere di Rovigo, mettendo in stand by per un po' la stesura del mio saggio "We are 90%: il ruolo determinante degli idioti nella storia umana, dal Neolitico al Ventunesimo Secolo", in cui, tra l'altro, dimostro una volta per tutte l'inesistenza di Dio. Tornerò a scrivere su richiesta del Governo Italiano e non potendo rispondere di no. Mi permetto qui di spiegare com'è andata, a partire da una rettifica: non è stato pagato alcun riscatto per la liberazione delle cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. L'unica richiesta dei rapitori - una piccola formazione della galassia jihadista che sta distruggendo la Siria su commissione - è stata che il Governo italiano convincesse il sottoscritto a riaprire il blog. Non amo le teste di cazzo che vanno in giro ad uccidere innocenti in preda a deliri religios...

Scano Boia!

Nonostante otto comuni deltini (Adria, Corbola, Papozze, Ariano, Loreo, Rosolina, Teglio di Po e PortoViro) capitanati dal prode Geremia Gennari, ambientalista estremo, Presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto nonchè sindaco della Perla Verde del Delta, Porto Viro, spingano per l'approvazione del rivoluzionario Piano del Parco nel quale verranno addirittura trasformate in strade bianche alcune arterie viarie ora asfaltate, il nono Comune, Porto Tolle, sostenuto dalla Lega che annovera tra le proprie fila il vicesindaco portotollese Ivano Gibin, vero Richelieu del carroccio polesano, si oppone all'approvazione del Piano stesso se non verranno stralciati dal perimetro del Parco 1400 ettari di scani fronte mare.