(Scene di panico ieri sul corso del Popolo ammuffito.) |
Scene di terrore tra i pochi passanti, ormai definitivamente dissuasi a transitare sul corso, anche per via dei numerosi incidenti con auto sbandate sul manto di pomodoro e mozzarella e dopo il ferimento di un'anziana, la vita rovinata per un banale inciampo in un wurstel finito fuori dalla sede stradale, che le ha provocato fratture scomposte di tibia, perone, malleolo, metacarpo destro, ileo, manubrio, sterno, innumerevoli abrasioni e un'unghia scheggiata (che però pare fosse già così dalla nascita) a causa di una rovinosa caduta.
A questi drammatici episodi, si è aggiunta infine quella che sembra ormai una vera e propria piaga, con il dilagare di muffe, funghi, licheni, spugne putribonde che deturpano orribilmente il salotto buono di Rovigo.
Nulla trapela dall'Arpav sui possibili effetti per la salute causati dalla quantità incalcolabile di polverose spore che vagabondano nell'aria del corso. "Si stima - spiega la scienziata balbuziente Suellen Zorzetto, intervistata dal Corriere del Veneto - che in una passeggiata di un'ora ogni passante inali una quantità di muffe assimilabile a quella che si otterrebbe ingerendo una fetta di gorgonzola alta come la Nike di Samotracia, con effetti devastanti per l'organismo. Ma non abbiamo dati certi. L'unico caso di intossicazione da muffe del formaggio noto alla scienza è quello di un uomo di Bergamo alta, il signor Borlaschi, che nel 1999, dopo aver ingerito un chilo e mezzo di gorgonzola dolce, è caduto in coma. Al risveglio ha cantato per 52 ore di seguito "Insieme a te non ci sto più", imitando la voce di Nanni Moretti. Purtroppo questo genere di patologie ha un decorso fatale. Ad esempio, il Borlaschi morì bruciato sul rogo dalle autorità cittadine, nel tentativo di farlo smettere di cantare. Ma ciò non impedì a Nanni Moretti di ispirarsi alla sua vicenda per la sceneggiatura de La stanza del figlio".
Il sindaco di Rovigo, Bruno Piva, ha invitato tutti alla calma e ricordato che le muffe vengono usate da diversi anni in medicina per produrre antibiotici. "La pizza che ricopre corso del Popolo - ha aggiunto l'assessore all'Ambiente, Andrea Bimbatti - è sana e commestibile e inoltre aiuta a curare malattie fetenti come la leptospirosi. Ciò dovrebbe rassicurare anche i numerosi cittadini che affollano l'Urp incolleriti per essere stati morsi dai ratti, simpatici roditori che hanno trovato nel nuovo manto commestibile un habitat accogliente dove soggiornare e riprodursi. Non più veicolo di malattie, questi buffi toponi animeranno certo di vita un corso sempre più spopolato nei giorni di chiusura al traffico".
Intervistati da un reporter del Resto del Carlino, numerosi passanti hanno fatto però notare che, dopo giorni all'aria aperta ed esposta alle intemperie, la pizza al taglio stradale ha iniziato a gonfiarsi e ad emanare un fetore rivoltante. Inoltre, la putrefazione degli affettati ha attirato sciami di miliardi di mosche, che nelle ore più calde producono un ronzio tanto intenso da sfiorare il numero di decibel prodotti all'autodromo di Imola. Gli insetti sono così bene organizzati, che hanno iniziato a sterminare i piccioni, assalendoli in sciami e divorandoli fino all'osso.
Dinnanzi a cotanta voracità, i cittadini sono perplessi, ma c'è anche chi vede il lato positivo: "Non se ne poteva più di quegli uccellacci che ti fanno la cacca, mi scusi il termine, sul paltò e neanche chiedono scusa - commenta la signora Ileana Bragolin -. Fosse per me, li annienterei con il napalm, per la miseria e mi scusi lo sfogo. Volevo dire solo: ben vengano i mosconi se fanno fuori tutti i piccioni. Al limite poi diamo una bella passata con il Vape e tanti saluti a tutti!"
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