Passa ai contenuti principali

ESCLUSIVO! Rovigo, parla il leader dei "No Auto"!

Molto si parla e poco si sa del cosiddetto "Movimento No Auto", che da settimane riempie le pagine dei giornali e le bacheche di Facebook con iniziative contro l'apertura di corso del Popolo alle auto.
Su chi animi davvero questo movimento spontaneo di rodigini si sono accalcate nel tempo varie piste: un'organizzazione di stampo mafioso legata ai corleonesi? Un gruppo terroristico infiltrato dalla politica e guidato dai servizi segreti iraniani? Una cellula locale di Al Qaeda?
Noi siamo andati a fondo, raccogliendo tracce, sospetti e testimonianze non meno circostanziate di quella dell'avvocato Cappellini sul Gazzettino, riuscendo finalmente a contattare il leader dei "No auto": il malvagio Lord Voldemort! Tenetevi dunque attaccati alle sedie, perchè siamo la prima testata locale che ha potuto intervistare il carismatico portavoce di questo finora poco conosciuto Movimento!


Lord Voldemort, c'è dunque lei dietro alla nascita del gruppo Facebook "Vogliamo che il Corso del Popolo rimanga chiuso al traffico", che tanto terrore ha seminato tra i bravi negozianti?
Sì, non lo nascondo. L'idea originale è stata mia, anche se non sarei riuscito ad andare molto oltre se non avessi ricevuto ingenti finanziamenti dalla Siria di Bashar al Assad...

Ecco, ci vuole raccontare come è nato il Movimento No Auto?
Beh, innanzitutto mi permetta di precisare che ci hanno chiamato in molti modi... Movimento No Auto, Popolo dei Flash Mob e così via, ma in realtà noi non ci chiamiamo così...

E voi come vi siete battezzati?
Oh, guardi, noi preferiamo chiamarci semplicemente Esercito del Male.

Bene, dottor Voldemort, quali sono le vostre intenzioni? I negozianti hanno lamentato da parte vostra un'eccessiva ostinazione nei loro confronti...
Certo, è scritto nello statuto ufficiale del nostro Esercito, protocollato a dicembre e a disposizione di chiunque intenda consultarlo. Lo diciamo chiaramente, all'articolo terzo, relativo alle finalità: primo, ostacolare il progresso economico e sociale del centro cittadino, frapponendo ostacoli al transito delle automobili in centro, allo scopo di strangolare e mandare in agonia il commercio. Secondo punto, vessare e opprimere la gente perbene che lavora, suda, fatica per portare a casa il pane per i propri figli e gettare nella disperazione intere famiglie che si mantengono grazie alle attività commerciali in città. Punto terzo, infastidire e tormentare gli automobilisti che si spostano con il mezzo per le necessarie trasferte di lavoro. Punto quarto, avversare per principio l'evoluzione tecnologica e scientifica della società. Quinto, creare disordine e confusione in città...

Chiarissimo, ma voi cosa proponete?
Non ho capito la domanda...

Avete spiegato contro chi siete, vorrei chiarire chi invece favorite...
Mio caro, noi non favoriamo nessuno. Siamo l'Esercito del Male! (ride) Il nostro obiettivo è solo distruggere, contestare e fare confusione. Perdiana! Non sono certo risorto per la seconda volta per costituire un noiosissimo comitato cittadino, bensì per portare avanti con determinazione la battaglia per la vittoria delle forze del male su quelle del bene. Le pare che abbia tempo da perdere a spulciare carte, elaborare idee o interloquire con venditori di straccetti alla moda? A tal proposito, ora la devo salutare. Il tempo corre e ci sono molte cose da fare.

Un'ultima domanda... Cosa farete dopo che avrete annientato le forze del bene?
Ho sempre sognato di aprire una ferramenta. Ma prima mi concederò una settimana di vacanza dai miei genitori a Castelnuovo Rangone.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie...

Scano Boia!

Nonostante otto comuni deltini (Adria, Corbola, Papozze, Ariano, Loreo, Rosolina, Teglio di Po e PortoViro) capitanati dal prode Geremia Gennari, ambientalista estremo, Presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto nonchè sindaco della Perla Verde del Delta, Porto Viro, spingano per l'approvazione del rivoluzionario Piano del Parco nel quale verranno addirittura trasformate in strade bianche alcune arterie viarie ora asfaltate, il nono Comune, Porto Tolle, sostenuto dalla Lega che annovera tra le proprie fila il vicesindaco portotollese Ivano Gibin, vero Richelieu del carroccio polesano, si oppone all'approvazione del Piano stesso se non verranno stralciati dal perimetro del Parco 1400 ettari di scani fronte mare.

Voci per la Libertà, un festival bolscevico! Ecco le prove!

(I compagni di Amnesty consegnano il premio a Cristicchi) Il dibattito sui diritti umani non si placa certo dopo la fine del festival villadosano "Voci per la Libertà". Nei giorni scorsi, pensate, il re del Bahrein ha criticato la Siria per le inaudite violenze contro i manifestanti e il presidente iraniano ha denunciato all'Onu l'abuso della violenza contro i manifestanti da parte del governo inglese. Posizioni che confermano l'interessante tesi emersa in occasione del festival 2011 dedicato ad Amnesty International: le violazioni dei diritti umani dipendono dai punti di vista. A volte vanno bene, a volte no e in fondo tutti i gusti sono gusti e in democrazia ognuno la pensa come gli pare.