La volta scorsa l'avevamo detto chiaro e tondo: il problema di Rovigo non è chi l'amministra, ma chi la abita.
Così, mentre la giunta Piva si diletta nell'ennesimo maquillage con giro delle deleghe, i rodigini continuano a dare il meglio di sè, nella totale impunità, nel disperato tentativo di mandare un segnale a Palazzo Nodari: non serve un altro mese di sperimentazione, bastano poche settimane per rendersi conto che il corso aperto al traffico è una cagata. Era infatti evidente fin da prinicipio che il rovigotto medio, non essendo ancora arrivato all'età della maturità civica, ne avrebbe approfittato per riproporre il meglio delle gag viste sul vecchio corso carrabile: parcheggi in doppia fila, sul marciapiede, sulle fermate del bus, corse pazze e strombazzate notturne e così via. Torniamo a proporre un campionario fotografico del meglio dell'automobilismo autoctono per il sollazzo dei nostri lettori.
Il caveau del Nazionale
Guardate attentamente la foto a lato. La prima impressione è che anche quelli della Civis siano stati contagiati dall'affascinante rito del caffè con parcheggio selvaggio.
Rivendicando il proprio status di boaro arricchito, il rodigino doc, infatti, non solo si reca in centro esclusivamente in auto, ma rifiuta di parcheggiarla a più di dieci metri dall'esercizio, specie per l'indifferibile pausa al bar. Il caffè non ha lo stesso sapore se non parcheggi in doppia fila. Nemmeno gli agenti di sicurezza di ritorno dalla banca (sul lato opposto della strada) sembrano sfuggire al fascino del caffè con parcheggio selvaggio. Ma forse la spiegazione è un'altra: il bar Nazionale ha un caveau. Quali preziosi custodirà mai?
Nemmeno con la neve
1 febbraio 2012. L'Italia è tagliata in due dal maltempo, ma nemmeno l'abbondante neve è riuscita a bloccare la principale arteria cittadina, nè ad ostacolare il parcheggio creativo per fare urgentemente bancomat o prendere un caffè di corsa (non si sa mai, potrebbe essere l'ultimo della nostra vita).
La neve non ferma nemmeno le forze dell'ordine, che pattugliano il corso, ma in modo sobrio e misurato. Va grassa ai numerosi automobilisti parcheggiati alla cazzo di cane. Un vigile impulsivo correrebbe a piazzare qualche chilo di multe per ramazzare denari utili per le casse dei servizi sociali (o per organizzare la prossima festa di Capodanno). I gendarmi cittadini sono di ben altra schiatta: posti di fronte a cotanta barbarie, essi ostentano superiorità e tirano dritto.
La Ztl "flessibile"
Un mese dopo (è il 3 marzo) i soliti pedoni si affollano nel fine settimana sul corso, nel disperato tentativo di far capire ai commercianti che la gente in città ci va lo stesso, anche se chiudi il centro alle macchine.
Per promuovere l'apertura della nuova ala del Museo dei Grandi Fiumi dedicata al Medioevo, qualcuno si è inventato una simpatica trovata: un gruppo di tamburini in mise medievaleggiante, affiancati da comparse e da un banditore, percorrono il corso, come un mini palio, attirando l'attenzione dei passanti.
Il corso dovrebbe essere Ztl, ma siccome non c'è nessuno a controllare, i rodigini doc non resistono alla tentazione di attraversarlo a manetta anche quando è ingombro di pedoni. Forse intendeva questo il Comune, parlando di trasformare il corso in una "Ztl flessibile".
In due tentano di stendere i poveri tamburini medievali. Il secondo quasi ce la fa, ma li manca per un pelo. I vigili urbani, abilmente mimetizzati dietro un albero, guardano e prendono nota.
Buona notte Ztl
E' venerdì sera e i giovani rodigini la trascorrono nei locali in centro, sbronzandosi e rintronandosi con musica house pompata a tutto volume in strada, per prepararsi a rischiare la vita la sera successiva al ritorno da qualche discoteca.
Con la Ztl flessibile riprende vita un altro antico rito della Rovigo boara: la vasca in notturna in centro, variante del parcheggio selvaggio di qualche capitolo fa.
La notte il corso sarebbe chiuso, ma noi ce ne freghiamo perchè siamo flessibili. E allora via di sgommate, rombate e stereo a palla, ma soprattuto vai di parcheggio a cazzo davanti al locale dove andremo a ingurgitare birrette.
I vigili sono a nanna. Per fare il turno di notte attendono che il Comune dia loro le pistole. Poi potranno sparare a 'sti stronzi.
Così, mentre la giunta Piva si diletta nell'ennesimo maquillage con giro delle deleghe, i rodigini continuano a dare il meglio di sè, nella totale impunità, nel disperato tentativo di mandare un segnale a Palazzo Nodari: non serve un altro mese di sperimentazione, bastano poche settimane per rendersi conto che il corso aperto al traffico è una cagata. Era infatti evidente fin da prinicipio che il rovigotto medio, non essendo ancora arrivato all'età della maturità civica, ne avrebbe approfittato per riproporre il meglio delle gag viste sul vecchio corso carrabile: parcheggi in doppia fila, sul marciapiede, sulle fermate del bus, corse pazze e strombazzate notturne e così via. Torniamo a proporre un campionario fotografico del meglio dell'automobilismo autoctono per il sollazzo dei nostri lettori.
Il caveau del Nazionale
Guardate attentamente la foto a lato. La prima impressione è che anche quelli della Civis siano stati contagiati dall'affascinante rito del caffè con parcheggio selvaggio.
Rivendicando il proprio status di boaro arricchito, il rodigino doc, infatti, non solo si reca in centro esclusivamente in auto, ma rifiuta di parcheggiarla a più di dieci metri dall'esercizio, specie per l'indifferibile pausa al bar. Il caffè non ha lo stesso sapore se non parcheggi in doppia fila. Nemmeno gli agenti di sicurezza di ritorno dalla banca (sul lato opposto della strada) sembrano sfuggire al fascino del caffè con parcheggio selvaggio. Ma forse la spiegazione è un'altra: il bar Nazionale ha un caveau. Quali preziosi custodirà mai?
Nemmeno con la neve
1 febbraio 2012. L'Italia è tagliata in due dal maltempo, ma nemmeno l'abbondante neve è riuscita a bloccare la principale arteria cittadina, nè ad ostacolare il parcheggio creativo per fare urgentemente bancomat o prendere un caffè di corsa (non si sa mai, potrebbe essere l'ultimo della nostra vita).
La neve non ferma nemmeno le forze dell'ordine, che pattugliano il corso, ma in modo sobrio e misurato. Va grassa ai numerosi automobilisti parcheggiati alla cazzo di cane. Un vigile impulsivo correrebbe a piazzare qualche chilo di multe per ramazzare denari utili per le casse dei servizi sociali (o per organizzare la prossima festa di Capodanno). I gendarmi cittadini sono di ben altra schiatta: posti di fronte a cotanta barbarie, essi ostentano superiorità e tirano dritto.
La Ztl "flessibile"
Un mese dopo (è il 3 marzo) i soliti pedoni si affollano nel fine settimana sul corso, nel disperato tentativo di far capire ai commercianti che la gente in città ci va lo stesso, anche se chiudi il centro alle macchine.
Per promuovere l'apertura della nuova ala del Museo dei Grandi Fiumi dedicata al Medioevo, qualcuno si è inventato una simpatica trovata: un gruppo di tamburini in mise medievaleggiante, affiancati da comparse e da un banditore, percorrono il corso, come un mini palio, attirando l'attenzione dei passanti.
Il corso dovrebbe essere Ztl, ma siccome non c'è nessuno a controllare, i rodigini doc non resistono alla tentazione di attraversarlo a manetta anche quando è ingombro di pedoni. Forse intendeva questo il Comune, parlando di trasformare il corso in una "Ztl flessibile".
In due tentano di stendere i poveri tamburini medievali. Il secondo quasi ce la fa, ma li manca per un pelo. I vigili urbani, abilmente mimetizzati dietro un albero, guardano e prendono nota.
Buona notte Ztl
E' venerdì sera e i giovani rodigini la trascorrono nei locali in centro, sbronzandosi e rintronandosi con musica house pompata a tutto volume in strada, per prepararsi a rischiare la vita la sera successiva al ritorno da qualche discoteca.
Con la Ztl flessibile riprende vita un altro antico rito della Rovigo boara: la vasca in notturna in centro, variante del parcheggio selvaggio di qualche capitolo fa.
La notte il corso sarebbe chiuso, ma noi ce ne freghiamo perchè siamo flessibili. E allora via di sgommate, rombate e stereo a palla, ma soprattuto vai di parcheggio a cazzo davanti al locale dove andremo a ingurgitare birrette.
I vigili sono a nanna. Per fare il turno di notte attendono che il Comune dia loro le pistole. Poi potranno sparare a 'sti stronzi.
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