Passa ai contenuti principali

Aperto, chiuso, boh! In esclusiva, i piani segreti della giunta Piva per corso del Popolo!

(Nella foto, uno dei primi progetti di restyling del corso)
Aperto sempre, aperto mai, aperto un paio di ore per lo scarico merci, aperto dall'happy hour fino alle 23 per consentire alla gente di sfondarsi di spritz e poi mettersi subito alla guida, aperto il giorno e chiuso la notte, aperto la notte e chiuso il giorno.
Sono tante le soluzioni ideate pur di non lasciare il corso del Popolo così com'era, che sarebbe stato troppo facile. Fare sintesi è un compito decisamente superiore alle facoltà intellettive del rodigino medio, così la giunta comunale ha optato per il non sense: aprire il corso dalle 5.30 del mattino alle 17.30. La salomonica decisione è giunta nella tarda serata di ieri, dopo un estenuante confronto tra gli assessori comunali, mediato dal povero sindaco Bruno Piva. Ma potrebbe essere un abile escamotage per prendere tempo.
Il primo cittadino, si mormora, avrebbe in mente un tris di piani alternativi, conservati in buste sigillate sulla sua scrivania a Palazzo Nodari. Noi de La Ghenga, travestendoci da donne delle pulizie, siamo riusciti a entrarne in possesso e come sempre li divulghiamo senza ritegno. 


1) Apertura al traffico con limitazioni variabili
Corso del Popolo sarà aperto al traffico, ma con limiti al tipo di automezzi circolanti. Il lunedì potranno circolare solo le auto, il martedì sarà chiuso per mercato, ma al pomeriggio circoleranno i motorini, il mercoledì ammessi furgoni per il carico e scarico e i motorini a mano, il giovedì di nuovo le auto, ma solo su una corsia e non di notte, il venerdì sarà invertita la direzione di marcia e anticipata la chiusura di mezzora, sabato e domenica aperto ai primi 20 che si presentano ai varchi con in mano un tabellone del Monopoli. Inoltre, per snellire il traffico, il martedì e giovedì le auto potranno circolare con limitazioni di targhe: il martedì della prima settimana, ad esempio, circoleranno solo le auto con targa che inizia per P, G, L e X, mentre il giovedì quelle per A, Y, T e R, mentre le altre lettere saranno esaurite secondo un complicatissimo schema che sarà pubblicato sul sito del Comune. Nota bene: il secondo giovedì del mese sono escluse, a rotazione, le auto per colore della carrozzeria. Ad esempio, per la prima tornata non saranno ammesse la auto con carrozzeria verde, il mese dopo quelle blu e così via (lo schema completo sempre sul sito del Comune). Nella fascia oraria dalle 11.30 alle 12.15 potranno entrare solo le auto guidate da donne, mentre negli orari dei pendolari sarà vietato essere più di una persona alla guida e la mattina i guidatori dovranno essere sbarbati. Previste anche rotazioni per tipo di carburante e misura di pneumatici, da calcolare con un semplice algoritmo, illustrato nel regolamento scaricabile in Pdf dal sito del Comune.

2) Un corso per ogni esigenza
Consci della valenza simbolica della querelle, i cervelloni di Palazzo Nodari avrebbero ideato un escamotage per dirimere ogni questione. Viale Trieste, viale della Pace, viale Oroboni, la circonvallazione Ovest, viale delle Industrie e viale Tre Martiri vengono ribattezzati tutti "corso del Popolo". Ciò creerà alcuni problemi con la numerazione dei civici (si prevede il raggiungimento del civico 11.257), ma consentirà di accontentare tutti. Ogni spezzone del nuovo corso del Popolo (lungo complessivamente una dozzina di chilometri) avrà regole di accesso diverse a rotazione. Per sei mesi, ad esempio, il tratto centrale sarà aperto al traffico, mentre lo spezzone tra il cimitero e san Bortolo sarà Ztl, il tratto tra piazza d'Armi e la rotatoria con la tangenziale aperto solo la notte, nel tratto costeggiante l'Adigetto consentito solo il carico e scarico, mentre nella zona industriale sarà area pedonale dall'Infun For all'incrocio con la strada per Ceregnano.

3) Corso del Popolo multipiano e multifunzione
L'idea di un tunnel automobilistico sotto il corso non è mai stata scartata, anzi la giunta sta lavorando alacremente per potenziarla. Il piano completo prevede:
- una nuova deviazione dell'alveo dell'Adigetto per farlo tornare in centro storico, riservando ai pedoni le riviere e potendo movimentare le merci dall'Interporto su chiatte in determinati orari del giorno, mentre nel week end sono previste gondole per trasportare i turisti;
- un tunnel carrabile appena sotto l'alveo del fiumiciattolo, con due corsie centrali per lo scorrimento rapido e due corsie laterali con aree di sosta per i mezzi pubblici e spazi per la fermata delle auto. Il tunnel verrebbe collegato alla superficie con piccoli ascensori;
- una linea metropolitana sotterranea, immediatamente sotto al tunnel carrabile;
- una funivia tra il castello e il Museo dei Grandi Fiumi;
- mongolfiere per gli spostamenti rapidi tra i quartieri;
- percorsi per cavalli e risciò in aree da individuare.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

Il flop del galà del Comune al centro commerciale non scoraggia nuove iniziative di beneficenza. All'indomani della serata che doveva servire a raccogliere soldi per gli addobbi natalizi, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni torna a riempire le prime pagine dei giornali con una proposta che fa discutere: "Organizzerò un'orgia per raccogliere fondi per le case popolari". La clamorosa proposta per il momento incontra il gelo da parte dell'assessorato ai servizi sociali di Rovigo. Ma Cicciuzzo non demorde: "Se si organizzano iniziative per pagare il superfluo, non si può criticare chi invece prova a sovvenzionare servizi di prima necessità. I miei sistemi di fund raising saranno poco ortodossi, ma credo che i rodigini sapranno guardare a questa novità senza il paraocchi dell'ideologia".

Editoriale: abbiamo perso la speranza

Il lunedì ci si alza sempre con i coglioni girati. Allora pippatevi questo editoriale attorno al corso del Popolo aperto al traffico, un tema su cui, lo ammettiamo, abbiamo esaurito le battute idiote, perchè l'argomento è già idiota di suo. Non abbiamo più nemmeno la forza di ribattere a tutte le corbellerie che si sentono dire da quelli che vorrebbero fare scorrere fiumi di traffico in centro storico. Tanto è inutile. Con questo caldo ci manca perfino la forza di ribattere sulle piccole cose. L'assessore Nello Piscopo pochi giorni fa sul Corriere del Veneto affermava preciso: "Il progetto è nato come zona a traffico limitato e non come area pedonale tout court". Qualcuno dei suoi, per favore, gli faccia notare che il corso attualmente è già una Ztl, visto che ci passano autobus, furgoncini, macchine e pure cani e porci privi di autorizzazione a ogni ora del giorno e della notte, tanto nessuno controlla.