(Nella foto, uno dei primi progetti di restyling del corso) |
Sono tante le soluzioni ideate pur di non lasciare il corso del Popolo così com'era, che sarebbe stato troppo facile. Fare sintesi è un compito decisamente superiore alle facoltà intellettive del rodigino medio, così la giunta comunale ha optato per il non sense: aprire il corso dalle 5.30 del mattino alle 17.30. La salomonica decisione è giunta nella tarda serata di ieri, dopo un estenuante confronto tra gli assessori comunali, mediato dal povero sindaco Bruno Piva. Ma potrebbe essere un abile escamotage per prendere tempo.
Il primo cittadino, si mormora, avrebbe in mente un tris di piani alternativi, conservati in buste sigillate sulla sua scrivania a Palazzo Nodari. Noi de La Ghenga, travestendoci da donne delle pulizie, siamo riusciti a entrarne in possesso e come sempre li divulghiamo senza ritegno.
1) Apertura al traffico con limitazioni variabili
Corso del Popolo sarà aperto al traffico, ma con limiti al tipo di automezzi circolanti. Il lunedì potranno circolare solo le auto, il martedì sarà chiuso per mercato, ma al pomeriggio circoleranno i motorini, il mercoledì ammessi furgoni per il carico e scarico e i motorini a mano, il giovedì di nuovo le auto, ma solo su una corsia e non di notte, il venerdì sarà invertita la direzione di marcia e anticipata la chiusura di mezzora, sabato e domenica aperto ai primi 20 che si presentano ai varchi con in mano un tabellone del Monopoli. Inoltre, per snellire il traffico, il martedì e giovedì le auto potranno circolare con limitazioni di targhe: il martedì della prima settimana, ad esempio, circoleranno solo le auto con targa che inizia per P, G, L e X, mentre il giovedì quelle per A, Y, T e R, mentre le altre lettere saranno esaurite secondo un complicatissimo schema che sarà pubblicato sul sito del Comune. Nota bene: il secondo giovedì del mese sono escluse, a rotazione, le auto per colore della carrozzeria. Ad esempio, per la prima tornata non saranno ammesse la auto con carrozzeria verde, il mese dopo quelle blu e così via (lo schema completo sempre sul sito del Comune). Nella fascia oraria dalle 11.30 alle 12.15 potranno entrare solo le auto guidate da donne, mentre negli orari dei pendolari sarà vietato essere più di una persona alla guida e la mattina i guidatori dovranno essere sbarbati. Previste anche rotazioni per tipo di carburante e misura di pneumatici, da calcolare con un semplice algoritmo, illustrato nel regolamento scaricabile in Pdf dal sito del Comune.
2) Un corso per ogni esigenza
Consci della valenza simbolica della querelle, i cervelloni di Palazzo Nodari avrebbero ideato un escamotage per dirimere ogni questione. Viale Trieste, viale della Pace, viale Oroboni, la circonvallazione Ovest, viale delle Industrie e viale Tre Martiri vengono ribattezzati tutti "corso del Popolo". Ciò creerà alcuni problemi con la numerazione dei civici (si prevede il raggiungimento del civico 11.257), ma consentirà di accontentare tutti. Ogni spezzone del nuovo corso del Popolo (lungo complessivamente una dozzina di chilometri) avrà regole di accesso diverse a rotazione. Per sei mesi, ad esempio, il tratto centrale sarà aperto al traffico, mentre lo spezzone tra il cimitero e san Bortolo sarà Ztl, il tratto tra piazza d'Armi e la rotatoria con la tangenziale aperto solo la notte, nel tratto costeggiante l'Adigetto consentito solo il carico e scarico, mentre nella zona industriale sarà area pedonale dall'Infun For all'incrocio con la strada per Ceregnano.
3) Corso del Popolo multipiano e multifunzione
L'idea di un tunnel automobilistico sotto il corso non è mai stata scartata, anzi la giunta sta lavorando alacremente per potenziarla. Il piano completo prevede:
- una nuova deviazione dell'alveo dell'Adigetto per farlo tornare in centro storico, riservando ai pedoni le riviere e potendo movimentare le merci dall'Interporto su chiatte in determinati orari del giorno, mentre nel week end sono previste gondole per trasportare i turisti;
- un tunnel carrabile appena sotto l'alveo del fiumiciattolo, con due corsie centrali per lo scorrimento rapido e due corsie laterali con aree di sosta per i mezzi pubblici e spazi per la fermata delle auto. Il tunnel verrebbe collegato alla superficie con piccoli ascensori;
- una linea metropolitana sotterranea, immediatamente sotto al tunnel carrabile;
- una funivia tra il castello e il Museo dei Grandi Fiumi;
- mongolfiere per gli spostamenti rapidi tra i quartieri;
- percorsi per cavalli e risciò in aree da individuare.
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