... ma se un italiano avesse ucciso un altro italiano, ci sarebbe certamente dispiaciuto per la vittima. Se invece un italiano avesse ucciso un po' di negri ci sarebbe dispiaciuto, ma avremmo sottolineato che l'assassino era solo un pazzoide fuori di testa, mica centra il razzismo, e in realtà chissenfrega delle vittime. Se invece fosse stato un negro ad uccidere un italiano, ci sarebbe dispiaciuto molto di più per la vittima e il negro bisognerebbe impiccarlo/bruciarlo vivo, se invece un negro uccide un altro negro, del negro morto non ce ne frega niente, però ci indigniamo perchè l'assassino non la pagherà abbastanza cara per colpa della magistratura & della sinistra buonista.
A poche ore di distanza torniamo sul profilo della Voce e notiamo che la conversazione è proseguita, con il contributo di uno dei più assidui commentatori, tale M.S., un tizio che si professa leghista e cattolico non praticante (non divulghiamo i nomi per non esporre al pubblico ludibrio eventuali familiari di questi soggetti, ma voi potete conoscerli semplicemente facendo un salto sul profilo della Voce). Ed ecco che finalmente M.S. svela il classico pensiero che tutti i commentatori prima di lui hanno pensato, ma siccome non sono razzisti non volevano dirlo...
Ultim'ora. Nonostante la beceraggine razzista del dibattito, non sono pervenuti interventi sdegnati dalla segreteria del Partito Democratico, nè sono sopraggiunti polveroni mediatici nazionali, come avvenne con il candidato alle elezioni comunali sputtanato a mezzo stampa per un paio di squallide battute razziste su immigrati e forni crematori (tutto sommato meno pericolose della propaganda leghista con il cinese, la zingara e l'islamico con la scimitarra che rubano il posto in coda a un anziano).
Ah, già. Allora eravamo in campagna elettorale. Oggi fa notizia la psicosi da salami avvelenati.
Ah, già. Allora eravamo in campagna elettorale. Oggi fa notizia la psicosi da salami avvelenati.
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