Vieppiù sconcertati dallo scenario politico convulso e freneticamente cangiante, abbiamo contattato il nostro veggente di fiducia, il bolognese Leonida Gusmaroli, chiedendogli di aiutarci a fare luce sugli sviluppi futuri della politica rodigina. Leonida ci ha risposto con la consueta puntualità, subito dopo avere ricevuto copia del bonifico concordato. Ecco cosa ci rivela.
Renzo Marangon abbandonerà effettivamente il Popolo della Libertà, anche perchè nessuno nel suo partito si sbatterà troppo per fermarlo. L'ex assessore regionale fonderà un nuovo movimento politico con l'ex diessina Fiorella Cappato e l'ex forzanuovista Fabio Baroni. Il Pcra, Partito delle Chiome Resistenti all'Età, annuncerà di volere correre da solo nella prossima campagna elettorale per le amministrative.
Tumulti anche nella Lega Nord, dopo l'espulsione di altri 15 militanti. Farà scalpore il caso di sei esponenti adriesi cacciati per avere criticato la qualità del mussetto alla festa padana e di un militante espulso con disonore per avere disturbato Contiero mentre stava guardando una puntata di Centovetrine. Altri leghisti si auto-espelleranno per fare prima, fondando il Partito dei Transfughi dalla Lega Nord (Ptln). Coordinatore provvisorio sarà nominato Guido Raule, che dichiarerà: "La Lega Nord ha fallito, ma noi ne porteremo avanti gli ideali originari. Il primo passo sarà fondare Padaniaworld, un parco tematico sulla Padania nel Delta del Po, che proclamerà immediatamente l'indipendenza dal resto dell'Italia. Dopo questo primo passo, vedrete che il resto del Nord ci seguirà a ruota". Il presidente del consiglio comunale rodigino, Paolo Avezzù, sarà sfiduciato quasi all'unanimità dopo avere confuso gli interventi del gruppo consiliare Lega Nord 1 con quelli del gruppo consiliare Lega Nord 3, dimenticandosi inoltre di inserire quelli del gruppo consiliare Lega Nord 3. Il Movimento 5 Stelle lo attaccherà per avere cestinato per sbaglio una mozione, gettandola nel bidone del secco non riciclabile, anzichè in quello della carta.
Il Carroccio, inoltre, inizierà un nuovo sciopero ad oltranza per protestare contro la nomina di un uomo del Pdl a capo dell'oscura azienda speciale Conschenonsisacheserve di un esponente del gruppo consiliare Lega Nord 2, anche qui per errore. Gli amministratori leghisti non parteciperanno più alle riunioni di giunta e al bar lasceranno da pagare il conto al sindaco. Di fronte al disinteresse dei vertici del Pdl, la segreteria provinciale padana rincarerà la dose imponendo un mese di astinenza sessuale a tutti gli amministratori e le amministratrici leghiste. Tale draconiana misura provocherà forti tensioni dentro e fuori dal partito.
Il centrodestra entrerà in crisi con l'uscita dalla coalizione di alcuni alleati, tra cui si segnala la clamorosa defezione del Partito Autonomista Trentino Tirolese - Sezione Commenda Est (0,015% di preferenze) e quella Nuovo Movimento Guelfo d'Azione (0,000000027%). Stanco dei capricci in maggioranza, il sindaco Bruno Piva si darà malato. Durante l'assenza del primo cittadino, accadrà un evento controverso: l'assessore al decoro, Nello Piscopo, inviterà i compagni di scuola ad una festa di compleanno nell'ufficio del sindaco. Nel corso del party, uno degli invitati (non verrà mai fuori chi) rovinerà un divanetto saltandoci sopra con le scarpe addosso. Il sindaco pretenderà che Piscopo risarcisca di tasca propria i danni, ottenendo il fermo diniego di quest'ultimo, che si dichiarerà estraneo ai fatti. Questo fatto provocherà la caduta della giunta e una nuova chiamata alle urne.
Nel frattempo l'opposizione convocherà una riunione urgente per fare fronte comune, approfittare delle debolezze del centrodestra e riconquistare palazzo Nodari. Dopo un serrato confronto, l'ala cattolica del Partito Democratico dichiarerà di volere correre da sola, mentre alcuni ex Ds fonderanno una corrente di nostalgici di Democrazia Proletaria. La segreteria Pd proporrà l'alleanza al primo turno con il Pcra e con la lista civica "Beppe Osti, un mattone per la Nuova Cittadella dello Sport". L'Italia dei Valori e Sel divorzieranno, presentando liste separate, mentre da Sinistra Unita si staccheranno il Pdc (partito dei dodici comunisti italiani), i cui componenti lanceranno il loro primo congresso con diciotto mozioni diverse, e la lista Sinistra Triste (tre tesserati e un simpatizzante), che però non si presenterà alle elezioni per il mancato accordo tra le componenti. Dopo un po' di rimescolamenti tra i partiti, si andrà alle elezioni, con i rodigini chiamati a scegliere tra 68 sindaci e oltre seimila candidati consiglieri, in rappresentanza di 295 liste tra cui "Valorizziamo lo scolo Rezinella" e l'Ezlt - Esercito Zapatista di Liberazione della Tassina.
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