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Complotto islamo-zingaro-comunista a Rovigo!

"L'obiettivo è chiaro: attaccare la Lega Nord per affossarla. Da fuori non ci sono riusciti, e allora assoldano tanti piccoli traditori per farlo dall'interno. Una volta annientata la Lega Nord, vogliono creare tante piccole e grandi zingaropoli di sinistra, dove sui palazzi dei loro governicchi rossi, oltra a sventolare la bandiera antidemocratika con la falce e martello, sventolerà la bandiera dell'Islam".
Chi pensava che ci fossero semplici dissidi interni dietro all'auto-sospensione di alcuni consiglieri comunali leghisti, si dovrà ricredere dopo avere letto l'acuta analisi divulgata sulla pagina Facebook del quotidiano La Voce da uno dei massimi esponenti del Carroccio polesano. Ma quale malumore verso il Carroccio! I consiglieri Martinello, D'Isanto e Bedendo sono manovrati da un oscuro complotto islamo-zingaro-comunista!
Capita a volte che dei privati cittadini cerchino di aiutarci nell'onerosa gestione di questo blog, fornendoci pezzi di satira pressochè già pronti, giusto giusto da confezionare e pubblicare. La perla odierna ce la regala nientemeno che il coordinatore del Carroccio, Massimo Bergamin, che sulla pagina Facebook della Voce sembra tirare le conclusioni sulla defezione dei tre consiglieri comunali della Lega, ufficialmente per "differenze di vedute" con il segretario provinciale, Antonello Contiero. Tutte balle!Oltre ad essere il presidente designato di Asm e un apprezzato (non da noi) autore satirico, Bergamin cura anche la comunicazione del partito, quindi qualcosa ne saprà. E infatti fornisce un'eclatante versione dei fatti: Martinello, D'Isanto e Bedendo sono infiltrati della sinistra comunista, alleata con gli estremisti islamici, gli zingari e altri nemici da individuare in futuro, al solo scopo di destabilizzare dall'interno la Lega. In pratica, non essendo in grado di vincere le elezioni da soli, i sinistrorsi avrebbero deciso di introdursi tra le fila nemiche per portarvi l'unica vera capacità riconosciuta da tutti alla sinistra: far fuggire i propri sostenitori. 
Quello che Facebook non dice è che tale rigoroso ragionamento logico si fonda su prove altrettanto solide, che certamente verranno presentate al processo contro i traditori, prima della loro espulsione. Eccole:
1) Un diploma che prova come Alessandro Zanforlini D'Isanto abbia studiato medicina all'Università del Cairo in compagnia di Ayman Al Zawahri, braccio destro di Osama bin Laden e attuale numero uno di Al Qaeda dopo la morte, dieci anni fa, dell'emiro del terrore;
2) il nome di Michele Martinello viene citato in numerosi documenti del dossier Mitrokhin. Secondo esperti di intelligence, avrebbe intrattenuto per tutto il dopoguerra stretti rapporti con i servizi segreti russi. Sembra inoltre che sia stato lui a rapire Aldo Moro e, di recente, a tentare di avvelenare Mario Scaramella;
3) Simone Bedendo è un nomade di origini rom, che si sarebbe accordato con gli altri due, al fine di trasformare San Bortolo in un campo nomadi, in cambio della propria collaborazione per fondare a Rovigo un califfato islamo-comunista. Gli estremisti islamici di D'Isanto e i bolscevichi legati a Martinello avrebbero accettato per semplice odio verso lo stile di vita borghese e occidentale.
Attendiamo compiaciuti le prossime eclatanti scoperte di infiltrati cubani, quinte colonne wahabite e doppiogiochisti zingari nelle fila della Lega Nord. Una sola richiesta: rendete pubblici i processi ai traditori. La gente ha bisogno di farsi due risate.

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