Passa ai contenuti principali

Rivoluzione nella sanità veneta!

Ecco la nuova frontiera della Sanità veneta: pagare le cliniche private perchè non ricoverino la gente.
A rivelare l'esperimento di finanza creativa attuato dalla Regione Veneto negli ultimi anni è l'assessore provinciale alla Sanità, Guglielmo Brusco. come racconta ad esempio questo articolo sul Fatto Quotidiano. Secondo il baffuto censore della sanità veneta, la Regione avrebbe elargito ai privati convenzionati duecento milioni di euro in quattro anni per lavorare meno. Ed è solo la prima di una serie di misure che nei prossimi decenni ridisegneranno il futuro della Sanità veneta, in nome dell'efficienza e della razionalizzazione dei servizi. Vediamole una per una.

2012-2014
Verranno stanziati 100 milioni di euro a beneficio degli ambulatori privati di oculistica, purchè non effettuino visite specialistiche. Lo stanziamento rientra nel piano di razionalizzazione delle prestazioni ambulatoriali, troppo spesso superflue. La gente potrà sempre rivolgersi all'ottico di famiglia.

2014-2015
Con un plafond di 50 milioni saranno premiati gli odontoiatri del servizio privato che non cureranno nemmeno un paziente nel biennio in esame.

2015-2019
Previsto uno stanziamento straordinario di 200 milioni di euro per le cliniche private che intendono ampliare le proprie strutture con nuovi servizi all'avanguardia e spazi rinnovati per i pazienti, purchè i lavori si concludano in un nulla di fatto. Le cliniche che porteranno a termine ampliamenti o adeguamenti degli spazi saranno escluse dal fondo.

2014-2020
Sarà ricavato un budget extra per erogare una serie di premi agli ospedali, privati e pubblici (in quest'ordine di priorità), che avranno razionalizzato i servizi di lungodegenza, accelerando i tempi di dimissione dei pazienti. Per la prima volta viene introdotto come indicatore positivo dell'ottimizzazione dei tempi di degenza il decesso del paziente.

2020-2025

Abolizione della sanità pubblica, con l'eccezione dei ruoli apicali. Verrà gradualmente dismesso il personale sanitario, mentre i dirigenti rimarranno in servizio fino al completamento della fase di transizione nel 2081. Tutte le prestazioni sanitarie sono delegate al libero mercato.

2020

Definizione delle nuove classi di priorità per le liste d'attesa.
Rosso: redditi superiori ai 100 mila euri lordi annui.
Giallo: redditi compresi tra 70 mila e 100mila euro lordi annui.
Verde: redditi compresi tra 40 mila e 70 mila euro lordi annui.
Bianco: redditi inferiori ai 40 mila euro lordi annui.

2020-2021
Privatizzazione dei servizi di pronto soccorso. Razionalizzazione del servizio e adozione dei criteri di priorità secondo le classi sopra indicate. Per agevolare l'utenza, il banco accettazione fungerà anche da servizio prestiti, rateizzabili a tasso fisso o variabile. Il trasporto ambulanza funzionerà previa prenotazione e pagamento anticipato delle spese, anche on line con carta di credito.

2012-2022
Informatizzazione dei servizi di medicina di base. I pazienti non saranno più tenuti a presentarsi dal medico per una visita, ma potranno consultarlo via e-mail o videochat. Scompare la più classica delle frasi: "Dica trentatrè". Basterà mandare una e-mail al dottore con testo: "33".

2025-2030
Regolamentazione totale della sanità privata. Tra le misure, sarà consentito ai privati di eliminare le prestazioni economicamente non redditizie. I prezzi potranno fluttuare per influenza delle speculazioni finanziarie. Per i nullatenenti, privi dei mezzi economici per curarsi, è prevista una tassa di solidarietà, che sarà a carico esclusivamente delle fasce meno abbienti della popolazione (anziani con pensione minima, cassa integrati, famiglie numerose monoreddito, studenti lavoratori).

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

Il flop del galà del Comune al centro commerciale non scoraggia nuove iniziative di beneficenza. All'indomani della serata che doveva servire a raccogliere soldi per gli addobbi natalizi, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni torna a riempire le prime pagine dei giornali con una proposta che fa discutere: "Organizzerò un'orgia per raccogliere fondi per le case popolari". La clamorosa proposta per il momento incontra il gelo da parte dell'assessorato ai servizi sociali di Rovigo. Ma Cicciuzzo non demorde: "Se si organizzano iniziative per pagare il superfluo, non si può criticare chi invece prova a sovvenzionare servizi di prima necessità. I miei sistemi di fund raising saranno poco ortodossi, ma credo che i rodigini sapranno guardare a questa novità senza il paraocchi dell'ideologia".

Editoriale: abbiamo perso la speranza

Il lunedì ci si alza sempre con i coglioni girati. Allora pippatevi questo editoriale attorno al corso del Popolo aperto al traffico, un tema su cui, lo ammettiamo, abbiamo esaurito le battute idiote, perchè l'argomento è già idiota di suo. Non abbiamo più nemmeno la forza di ribattere a tutte le corbellerie che si sentono dire da quelli che vorrebbero fare scorrere fiumi di traffico in centro storico. Tanto è inutile. Con questo caldo ci manca perfino la forza di ribattere sulle piccole cose. L'assessore Nello Piscopo pochi giorni fa sul Corriere del Veneto affermava preciso: "Il progetto è nato come zona a traffico limitato e non come area pedonale tout court". Qualcuno dei suoi, per favore, gli faccia notare che il corso attualmente è già una Ztl, visto che ci passano autobus, furgoncini, macchine e pure cani e porci privi di autorizzazione a ogni ora del giorno e della notte, tanto nessuno controlla.