Passa ai contenuti principali

"Abbiamo privatizzato il vostro buco del culo"

Bye bye pubblico, ora anche il vostro buco del culo entra nel mercato.
Secondo rumors raccolti al bar dalla nostra rete di spie, la Regione Veneto, infatti, sarebbe pronta a varare un disegno di legge che prevede la totale liberalizzazione, leggi privatizzazione, degli apparati escretori finora ritenuti bene comune. Un patrimonio smisurato e finora scarsamente valorizzato dal punto di vista economico, che fa gola a molti privati e la cui dismissione potrebbe fare entrare nelle casse di palazzo Balbi più di quanto basta per sopperire ai tagli di bilancio.
Avete letto bene. Dopo aver regalato ai privati superstrade, ospedali, ferrovie e brandelli di territorio, presto toccherà anche al vostro culo. Grazie a una legge regionale ormai prossima ad essere varata, sarà ceduto al privato con il rodato sistema del project financing. Il privato diverrà a tutti gli effetti gestore del pregiato orefizio, che potrà essere utilizzato a fini commerciali, secondo le vigenti leggi nazionali e regionali, oppure in deroga se le leggi per qualche motivo non fossero state fatte su misura degli interessi privati.
"Sappiamo bene che questo genere di scelte risultano impopolari nelle prime battute - spiega il presidente della Regione, Luca Zaia, in una web conferenza al popolo veneto - tuttavia la privatizzazione andava fatta. Era impensabile che un bene di pubblica utilità come il vostro buco del culo non venisse valorizzato economicamente, nè tanto meno, visti i tempi, che potesse essere consegnato a una gestione troppo spesso sprecona e inefficiente. Certo, sarebbe bello un mondo in cui tutto rimane inalterato e preservato, anche il vostro sfintere, ma noi che non viviamo nelle favole e siamo chiamati ad amministrare con concretezza, abbiamo il dovere di prendere decisioni anche eroiche. Del resto va sottolineato come abbiamo posto serissime condizioni, evitando ad esempio che i gestori pretendessero una tassazione a cagata, che sarebbe stata umiliante e vessatoria".
Dal 1° gennaio 2012, se la legge sarà approvata dal consiglio regionale, i culi di tutti i veneti passeranno in mano al privato, che concorderà con la Regione le modalità di gestione e le relative tariffe. Insorgono comitati e associazioni, già riunitisi sotto l'ombrello del nuovo coordinamento "Culo bene comune", che promette un referendum regionale per bloccare la liberalizzazione. In consiglio regionale, il consigliere Pietrangelo Pettenò è stato cacciato dall'aula per avere esibito le terga al governatore, esponendo un cartello con lo slogan "Il culo è mio e me lo gestisco io". Critico il Partito Democratico, che presenterà una serie di emendamenti migliorativi: "In particolare - spiega il consigliere Graziano Azzalin - chiediamo la rimozione della clausola sulla residenza, che prevede la privatizzazione solo dei buchi di culo di residenti in Veneto da almeno 15 anni. E' incivile e discriminatoria. Vogliamo che la cessione del patrimonio anale veneto sia estesa a tutti i cittadini. Chiediamo anche particolari deroghe per alcune fasce di popolazione particolarmente sensibili, tipo io che ho le emorroidi".

Commenti

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

Il flop del galà del Comune al centro commerciale non scoraggia nuove iniziative di beneficenza. All'indomani della serata che doveva servire a raccogliere soldi per gli addobbi natalizi, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni torna a riempire le prime pagine dei giornali con una proposta che fa discutere: "Organizzerò un'orgia per raccogliere fondi per le case popolari". La clamorosa proposta per il momento incontra il gelo da parte dell'assessorato ai servizi sociali di Rovigo. Ma Cicciuzzo non demorde: "Se si organizzano iniziative per pagare il superfluo, non si può criticare chi invece prova a sovvenzionare servizi di prima necessità. I miei sistemi di fund raising saranno poco ortodossi, ma credo che i rodigini sapranno guardare a questa novità senza il paraocchi dell'ideologia".

Editoriale: abbiamo perso la speranza

Il lunedì ci si alza sempre con i coglioni girati. Allora pippatevi questo editoriale attorno al corso del Popolo aperto al traffico, un tema su cui, lo ammettiamo, abbiamo esaurito le battute idiote, perchè l'argomento è già idiota di suo. Non abbiamo più nemmeno la forza di ribattere a tutte le corbellerie che si sentono dire da quelli che vorrebbero fare scorrere fiumi di traffico in centro storico. Tanto è inutile. Con questo caldo ci manca perfino la forza di ribattere sulle piccole cose. L'assessore Nello Piscopo pochi giorni fa sul Corriere del Veneto affermava preciso: "Il progetto è nato come zona a traffico limitato e non come area pedonale tout court". Qualcuno dei suoi, per favore, gli faccia notare che il corso attualmente è già una Ztl, visto che ci passano autobus, furgoncini, macchine e pure cani e porci privi di autorizzazione a ogni ora del giorno e della notte, tanto nessuno controlla.