Passa ai contenuti principali

Quei maleducati della Cgil!

Per disguido tecnico, diamo notizia solo ora di uno scabroso episodio avvenuto nei giorni scorsi e testimoniato dall'onorevole polesana Emanuela Munerato (nella foto), che denuncia: la Cgil ha fatto un convegno e nessuno l'ha invitata! Incredibile! Sconvolgente! Inconcepibile! Eppure, cari lettori, è tutto vero!
"Non è certo difficile contattarmi - scrive la parlamentare in una lettera risentita -, non sono uno di quei parlamentari che non rispondono al telefono. La Cgil a Rovigo fa un convegno sul carbone, parleranno in 19, e io non sono neanche stata invitata. Un comportamento del quale mi ricorderò". Prosegue la parlamentare leghista: “Io non mi sono mai tirata indietro quando c'era da portare avanti la causa della riconversione e dei lavoratori. Chi si domanda perché non ci sarà il mio nome fra gli interventi al convegno Cgil sul carbone sappia che non è perché io mi rifiuti di parlare al sindacato rosso. Al contrario, sono loro che deliberatamente non mi hanno invitata”.
Già, perchè, come sottolinea la Munerato, quelli della Cgil al convegno hanno invitato l'altro onorevole, Luca Bellotti, e pure Isi Coppola, Graziano Azzalin, Cristiano Corazzari e la presidente della Provincia, insomma tutti i principali esponenti del Partito Unico del Carbone (Puc), tranne ella, l'assessora operaia di Lendinara che, era alla fiaccolata a Roma contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha fermato la riconversione a carbone, che "quando c'è stato bisogno di prese di posizioni forti sulla stampa, io e la Lega Nord non ci siamo mai tirati indietro, anzi, ci siamo mossi spesso in anticipo su tutti gli altri" e che "per gli operai Grimeca ho corso in lungo e in largo".
Ma come, cari compagni della Cgil! Fate un bell'evento in cui sleccazzare il culo coralmente ai boss dell'azienda elettrica per fargli sapere che state dalla loro parte e vi dimenticate uno dei vostri? Peggio ancora, invitate l'avvocato Matteo Ceruti, quello che ha scritto, parola per parola, il ricorso che ha bloccato la riconversione, uno che ai pezzi grossi dell'Enel fa venire la gastrite per tre giorni solo a sentirlo nominare? Cos'è successo? Avete spedito l'invito per posta ordinaria per risparmiare e si è perso nei magazzini delle Poste? Avete mandato un araldo a cavallo ma si è azzoppato in una buca all'altezza di Villanova del Ghebbo?
Comunque sia andata, noi della Ghenga, per evitare altre incazzature, lo diciamo subito all'onorevole a tutti quelli che potrebbero risentirsi per un mancato invito: la prossima settimana facciamo una festa per il compleanno di Monteiro Rossi. La serata prevede ricche libagioni, racconti attorno al fuoco, una grigliata di tofu e la tradizionale gara di rutti e peti sincronizzati a torso nudo dal balcone di casa. Sarà insomma un momento conviviale e allegro, accompagnato da ampie dosi di umorismo di basso lignaggio e dibattiti sul panorama politico italiano. Se le va di venire, le porte della nostra modesta stamberga sono aperte. Non porti niente: abbiamo già svariate casse di birra Raffo e una zuppa inglese da venti chili in frigo. Se viene con delle amiche, ci avvisi che aggiungiamo delle sedie. Poi non si dica che non si sapeva!

Nel video, l'intervento dell'avvocato Matteo Ceruti provoca spasmi intestinali ai sostenitori del carbone, costretti a raggiungere con urgenza la toilette.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie...

Scano Boia!

Nonostante otto comuni deltini (Adria, Corbola, Papozze, Ariano, Loreo, Rosolina, Teglio di Po e PortoViro) capitanati dal prode Geremia Gennari, ambientalista estremo, Presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto nonchè sindaco della Perla Verde del Delta, Porto Viro, spingano per l'approvazione del rivoluzionario Piano del Parco nel quale verranno addirittura trasformate in strade bianche alcune arterie viarie ora asfaltate, il nono Comune, Porto Tolle, sostenuto dalla Lega che annovera tra le proprie fila il vicesindaco portotollese Ivano Gibin, vero Richelieu del carroccio polesano, si oppone all'approvazione del Piano stesso se non verranno stralciati dal perimetro del Parco 1400 ettari di scani fronte mare.

Voci per la Libertà, un festival bolscevico! Ecco le prove!

(I compagni di Amnesty consegnano il premio a Cristicchi) Il dibattito sui diritti umani non si placa certo dopo la fine del festival villadosano "Voci per la Libertà". Nei giorni scorsi, pensate, il re del Bahrein ha criticato la Siria per le inaudite violenze contro i manifestanti e il presidente iraniano ha denunciato all'Onu l'abuso della violenza contro i manifestanti da parte del governo inglese. Posizioni che confermano l'interessante tesi emersa in occasione del festival 2011 dedicato ad Amnesty International: le violazioni dei diritti umani dipendono dai punti di vista. A volte vanno bene, a volte no e in fondo tutti i gusti sono gusti e in democrazia ognuno la pensa come gli pare.