Stamane, mentre portavo a compimento il mio saggio su “Il carteggio segreto tra Eugenio Bellemo, Marcello Teodoro Boscolo e Re Zog d’Albania. Un caso irrisolto.”, sono stato raggiunto da un commovente cablogramma inviatomi dal Sig Alexander Scanferlato Presidente della AFE (associazione feticisti etruschi).
Data la delicatezza della supplica posto con celerità la medesima.
Stimato Erre, insuperato curatore di ragadi anali, luminare della crioterapia, pasticciere sopraffino, imbattibile giocatore di briscola e freccette, soprano affermato e conteso dai più prestigiosi teatri del centro Africa, chi ti scrive tra mille crucci è il tuo affezionatissimo fanz Alexander Scanferlato indegno presidente dell’Associazione Feticisti Etruschi.
Come esige l’etichetta supino e prono contemporaneamente mi permetto presentarti codesta mia supplica sperando in un tuo grazioso consiglio e prestigioso patrocinio. Ebbene, nel mondo moderno noi feticisti etruschi non riusciamo ad avere riconoscimento. Mentre per le altre associazioni si trovano sempre dei fondi , per noi nulla, niente……deserto.
Per il coccodrillo Loredano si sono mosse tutte le più prestigiose firme del giornalismo polesano ma per le nostre sacrosante istanze neppure un piccolo articolo vicino ai necrologi. L’anno passato la nostra manifestazione dell’orgoglio feticista, tenuta ai vituperati Giardini Zen, è stata snobbata in maniera indegna da tutte le autorità locali. Abbiamo chiesto al Comune Etrusco d’Oriente l’utilizzo della palestra comunale per le nostre inoffensive attività di annusamento scarpe e mudande usate ma ci siamo sentiti appellare (sia dal centro destra che dalla sinistra centro) come “inutili buffoni degni solo della fucilazione alla schiena”.
Derisi e scacciati da tutti siamo costretti ad esercitare il nostro sano OBBI dietro le mura di cinta del cimitero al freddo e al gelo d’inverno e tormentati dall’afa e dalle punture d’insetto durante la bella stagione. Personalmente vivo una condizione drammatica. L’altra sera mi ero appena infilato il mio scarpone preferito in testa quando la mia ragazza mi ha detto: “Non ti stimo più, sei un essere ripugnante e ti lascio per un nano drogato e manesco. Addio!” La solitudine esistenziale, il dileggio continuo, l’insensibilità altrui e il notevole costo delle mudande usate comprate nei siti dei ludri, rende la nostra vita solitaria e sempre più duro il trascinarne le catene.
Ti supplico, invitto eroe, dacci conforto e consiglio. Il sempre fedele Alexander Scanferlato.
“Carissimo Alexander non mi immedesimo nella tua trista condizione avendo un toast quasi pronto da divorare. Capisco che l’esser abbandonato dall’altra metà del tuo bigio cielo ti abbia indebolito nella tempra caratteriale e che la vita ti appaia una prova inaffrontabile. Abbandonati al destino, falla definitivamente finita; nell’aldilà un paradiso calzaturiero ti attende e adesso basta, il mio tempo è prezioso e il sole mangia le ore. Addio babbeo.”
Data la delicatezza della supplica posto con celerità la medesima.
Stimato Erre, insuperato curatore di ragadi anali, luminare della crioterapia, pasticciere sopraffino, imbattibile giocatore di briscola e freccette, soprano affermato e conteso dai più prestigiosi teatri del centro Africa, chi ti scrive tra mille crucci è il tuo affezionatissimo fanz Alexander Scanferlato indegno presidente dell’Associazione Feticisti Etruschi.
Come esige l’etichetta supino e prono contemporaneamente mi permetto presentarti codesta mia supplica sperando in un tuo grazioso consiglio e prestigioso patrocinio. Ebbene, nel mondo moderno noi feticisti etruschi non riusciamo ad avere riconoscimento. Mentre per le altre associazioni si trovano sempre dei fondi , per noi nulla, niente……deserto.
Per il coccodrillo Loredano si sono mosse tutte le più prestigiose firme del giornalismo polesano ma per le nostre sacrosante istanze neppure un piccolo articolo vicino ai necrologi. L’anno passato la nostra manifestazione dell’orgoglio feticista, tenuta ai vituperati Giardini Zen, è stata snobbata in maniera indegna da tutte le autorità locali. Abbiamo chiesto al Comune Etrusco d’Oriente l’utilizzo della palestra comunale per le nostre inoffensive attività di annusamento scarpe e mudande usate ma ci siamo sentiti appellare (sia dal centro destra che dalla sinistra centro) come “inutili buffoni degni solo della fucilazione alla schiena”.
Derisi e scacciati da tutti siamo costretti ad esercitare il nostro sano OBBI dietro le mura di cinta del cimitero al freddo e al gelo d’inverno e tormentati dall’afa e dalle punture d’insetto durante la bella stagione. Personalmente vivo una condizione drammatica. L’altra sera mi ero appena infilato il mio scarpone preferito in testa quando la mia ragazza mi ha detto: “Non ti stimo più, sei un essere ripugnante e ti lascio per un nano drogato e manesco. Addio!” La solitudine esistenziale, il dileggio continuo, l’insensibilità altrui e il notevole costo delle mudande usate comprate nei siti dei ludri, rende la nostra vita solitaria e sempre più duro il trascinarne le catene.
Ti supplico, invitto eroe, dacci conforto e consiglio. Il sempre fedele Alexander Scanferlato.
“Carissimo Alexander non mi immedesimo nella tua trista condizione avendo un toast quasi pronto da divorare. Capisco che l’esser abbandonato dall’altra metà del tuo bigio cielo ti abbia indebolito nella tempra caratteriale e che la vita ti appaia una prova inaffrontabile. Abbandonati al destino, falla definitivamente finita; nell’aldilà un paradiso calzaturiero ti attende e adesso basta, il mio tempo è prezioso e il sole mangia le ore. Addio babbeo.”
tratto da antimateria-grigia.blogspot.com
Commenti
Posta un commento