Passa ai contenuti principali

L'estate culturale rodigina

"Ma che cazzo ci andrà mai a fare uno a Rovigo?" si è chiesto qualche giorno fa il comico Beppe Grillo, scatenando un'ondata di indignazione e campanilismo nella redazione del quotidiano La Voce.
La frase però era riferita all'utilità dell'autostrada Valdastico Sud, da 40 anni nota come "autostrada più inutile e dannosa d'Italia", ma tuttora molto amata dal partito trasversale del cemento. Ma dal giornale rovigotto si leva invece un grido di dolore e insieme fierezza dell'essere rodigini: Grillo non può permettersi di trattare così la nostra bella città, ricca di arte e bellezze, nonchè di eventi culturali!
Grillo osa affermare che Rovigo non conta un cazzo, la Voce obietta stizzita che non è mica vero e che Rovigo è un grande capoluogo pieno di vita, che merita a pieno titolo quel collegamento diretto con Vicenza che porterà le camionate di sviluppo e progresso, nonchè di appalti e mazzette, che ci meritiamo. La vivacità culturale del capoluogo polesano, del resto, è provata dal ricco calendario di eventi delle ultime settimane.

Ad esempio il "Sexy car wash" organizzato a Boara Polesine sabato sera dalla benemerita associazione "Insieme per Boara", per animare la Notte Rosa nella frazione a ridosso dell'Adige. La Voce dedica un'intera spaginata con foto anatomicamente dettagliate dell'evento, che coniuga sapientemente i due campi di interesse del maschio medio: l'automobile e la vulva. Il Gazzettino, meno prodigo di foto, informa correttamente i lettori avidi di notizie che "il tempo non è stato clemente" ma alcuni "coraggiosi" hanno deciso comunque di sostenere la manifestazione, godendosi "lo spettacolo con due belle ragazze che in bikini hanno sensualmente lavato le auto degli organizzatori a tempo di musica". Roba di altissimo livello. Non si conoscono le condizioni di salute delle due poveracce che, seminude, hanno passato la serata a giocare con i secchi d'acqua al freddo e al gelo. La bella serata, dedicata a voyeur ed onanisti locali, si è conclusa con il concerto dei Mamas.
Tanta carnazza in bella mostra anche venerdì sera in centro a Rovigo. Chiusa la mesta parentesi della giunta Merchiori, Rovigo torna a vivere con l'allegria del sindaco Piva, che per la Notte Bianca del 22 luglio è stato chiamato, in quanto figura istituzionale, a guidare la giuria delle "Bellissime" in piazza Matteotti. Decine di giovani in costumino, ci auguriamo maggiorenni, hanno trascorso la serata ad esbire un campionario di cosce e tette davanti a mamme e papà con i cuori gonfi d'orgoglio, nonchè agli occhi attenti del primo cittadino, calato nella parte del giurato con la serietà e la dedizione del servitore dello Stato. Dopo cotanta parata di ragazzine seminude dinnanzi a maschi di età avanzata, i rodigini sono stati intrattenuti da colorati fuochi d'artificio a suon di musica, che hanno composto in cielo la scritta: "Non ci sono soldi per i servizi sociali". In giro per la città musicisti, mangiafuoco e giocolieri hanno disegnato il quadro di allegria e spensieratezza, suggellato dalla possibilità di fare shopping fino a tardi nelle boutique del centro.
La pinacoteca di Palazzo Roverella chiusa per la pausa estiva e il Museo dei Grandi Fiumi aperto ma vuoto hanno completato la proposta culturale rodigina, che sicuramente sarà riproposta nei mesi a venire dal mago dell'intrattenimento Matteo Zangirolami.
L'autostrada A31 porterà orde di vicentini in Chevrolette fino al Polesine a vedere le Notti Rosa soft porno dell'hinterland rodigino o le sfilate di ragazzine in piazza Matteotti? Chissà. Ma magari sarà utile a noi alla prossima Notte Bianca: per fuggire a Vicenza il più in fretta possibile.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie...

Comunicato importante da Monello Vianello

Interrompo il mio esilio, per pubblicare alcune doverose precisazioni e una notizia. La notizia è che, almeno per un breve periodo, tornerò a scrivere di Rovigo, mettendo in stand by per un po' la stesura del mio saggio "We are 90%: il ruolo determinante degli idioti nella storia umana, dal Neolitico al Ventunesimo Secolo", in cui, tra l'altro, dimostro una volta per tutte l'inesistenza di Dio. Tornerò a scrivere su richiesta del Governo Italiano e non potendo rispondere di no. Mi permetto qui di spiegare com'è andata, a partire da una rettifica: non è stato pagato alcun riscatto per la liberazione delle cooperanti italiane Greta Ramelli e Vanessa Marzullo. L'unica richiesta dei rapitori - una piccola formazione della galassia jihadista che sta distruggendo la Siria su commissione - è stata che il Governo italiano convincesse il sottoscritto a riaprire il blog. Non amo le teste di cazzo che vanno in giro ad uccidere innocenti in preda a deliri religios...

Scano Boia!

Nonostante otto comuni deltini (Adria, Corbola, Papozze, Ariano, Loreo, Rosolina, Teglio di Po e PortoViro) capitanati dal prode Geremia Gennari, ambientalista estremo, Presidente dell'Ente Parco del Delta del Po veneto nonchè sindaco della Perla Verde del Delta, Porto Viro, spingano per l'approvazione del rivoluzionario Piano del Parco nel quale verranno addirittura trasformate in strade bianche alcune arterie viarie ora asfaltate, il nono Comune, Porto Tolle, sostenuto dalla Lega che annovera tra le proprie fila il vicesindaco portotollese Ivano Gibin, vero Richelieu del carroccio polesano, si oppone all'approvazione del Piano stesso se non verranno stralciati dal perimetro del Parco 1400 ettari di scani fronte mare.