Passa ai contenuti principali

Sventata la costruzione della grande pagoda ad Adria

Clamorosa rivelazione a pochi giorni dalle elezioni amministrative della Capitale Etrusca d'Oriente. La notizia è una di quelle che renderanno fieri molti probi zittadini dell'amato "salotto del Polesine". Ebbene si, nel silenzio e nella discrezione, è stato sventato forse uno dei più grandi possibili misfatti a carico delle ignare plebi etrusche d'Oriente.
Ma andiamo per ordine. Tutto inizia alcuni mesi fa quando in un summit segreto organizzato dal misteriozo PMP (Partito Marxista Polesano), dai Tabagisti Cinasi e dal Clan Putacenko (la pericolosissima mafia russa), venne deciso di appoggiare lo schieramento del centrosinistra in cambio della costruzione della GRANDE PAGODA DI ADRIA.
Con la scusa di un centro di culto in realtà si pensava di organizzare la trasformazione del ridente centro polesano in una Las Vegas della corruzione. Pronte erano già 1000 donne di malaffare, milioni di macchinette del video poker, distribuzione di oggetti contraffatti e la diffusione del pensiero socialista. Una vera miniera del degrado e della corruzione culturale, una bomba pronta ad esplodere all'insaputa di infanti e vecchie con le sporte che deambulano tra un supermercato e l'altro. Grazie a Dio l'abberrante piano è stato sventato per il provvido intervento di uno dei più amati Super Eroi degli Etruschi d'Oriente ovvero ZIORZIO D'ANGELO.
Uomo schivo e privo di ambizioni, adrioto doc, fine pensatore, politico arguto nonchè raffinato amante della pittura preraffaelita, Ziorzio d'Angelo ha preferito tenere nascosto all'elettorato lo scardinamento del perfido complotto, ma oggi, a giuochi fatti, rilascia la seguente dichiarazione. Ligio al dovere di informazione e rispettoso dell'invitto avversario posto con delizia.

Ziorzio D'Angelo: "Jokken adrianti deso che gabbiamo vinciuto a elezioni puozzo finalmente farvi una rivelazione. Mannaggia a morte, gabbiamo par un piezzo rischiato di cascare dentro a u cumplott mondialo dei communisti e di i cinasi che fanno le scarpe finte della Nike e poi le vendono a mille franchi. Co questi guaglioni ci erano anca i russi che vendono le donnacce e tante droche. Ma ie, Sangennaro mi è testimonio, ebbi a dire che no nu era posibole. Chiedendo o u intervento dell'agente segreto X, escpierto in indagini non autorizzate da nessun giudice, gavemo scoperto dove sti malandrini si cattavano par i loro loschi complotti: in BAR DALLA PINA! Noio, alora, una sera ci siamo 'ndati e li abiamo di molto ispritati e grasie al cielo NO GABBIAMO ORA NA PAGODA IN ADRIA! No vojo ringrassiamenti, no a monumenti davanti ai supermercati, no pache 'ntè la goba,no. Io facetti tuto questo par la mi città. Grassie e ora deme tempo mesa ora che vago casa cambiarme le mudande incaponà e pò cattiamoci in bar che vi ofro o crodino a tuti!"
Un grazie sentito ad un EROE dei nostri tempi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

Il flop del galà del Comune al centro commerciale non scoraggia nuove iniziative di beneficenza. All'indomani della serata che doveva servire a raccogliere soldi per gli addobbi natalizi, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni torna a riempire le prime pagine dei giornali con una proposta che fa discutere: "Organizzerò un'orgia per raccogliere fondi per le case popolari". La clamorosa proposta per il momento incontra il gelo da parte dell'assessorato ai servizi sociali di Rovigo. Ma Cicciuzzo non demorde: "Se si organizzano iniziative per pagare il superfluo, non si può criticare chi invece prova a sovvenzionare servizi di prima necessità. I miei sistemi di fund raising saranno poco ortodossi, ma credo che i rodigini sapranno guardare a questa novità senza il paraocchi dell'ideologia".

Editoriale: abbiamo perso la speranza

Il lunedì ci si alza sempre con i coglioni girati. Allora pippatevi questo editoriale attorno al corso del Popolo aperto al traffico, un tema su cui, lo ammettiamo, abbiamo esaurito le battute idiote, perchè l'argomento è già idiota di suo. Non abbiamo più nemmeno la forza di ribattere a tutte le corbellerie che si sentono dire da quelli che vorrebbero fare scorrere fiumi di traffico in centro storico. Tanto è inutile. Con questo caldo ci manca perfino la forza di ribattere sulle piccole cose. L'assessore Nello Piscopo pochi giorni fa sul Corriere del Veneto affermava preciso: "Il progetto è nato come zona a traffico limitato e non come area pedonale tout court". Qualcuno dei suoi, per favore, gli faccia notare che il corso attualmente è già una Ztl, visto che ci passano autobus, furgoncini, macchine e pure cani e porci privi di autorizzazione a ogni ora del giorno e della notte, tanto nessuno controlla.