Passa ai contenuti principali

Eccellenze Adriesi

Oggi, qui su Rivoltiamoadria, apro una nuova rubrica a puntate dal titolo “Gli Adrioti Famosi nel Mondo”. Lo scopo è far capire come molti nostri compaesani, nonostante abbiano trovato fortuna, fama e gloria, non dimentichino mai la loro città natale.
Il nostro primo ospite è l’ingegner Gianfrancesco Stoppa, che da anni risiede a Niù Orlins dove ha avviato una remunerativa attività, nata da una brillante idea che ha sviluppato e migliorato nel corso degli anni. L’azienda di recente è anche quotata in borsa.
Ecco a voi l’intervista che ho raccolto intervistando Gianfrancesco tramite Skype.

J: Caro Gianfrancesco, innanzitutto grazie per avermi concesso questa intervista, soprattutto sapendo quanto lei sia impegnato!
GF: Ma si figuri caro Juanin! Quando ho saputo che un mio concittadino voleva intervistarmi, ho fatto i salti dalla gioia. Adria rimane sempre nel mio cuore, nonostante non vi abiti più da molti anni.

J: Vuole farci una sua breve biografia?
GF: No

J: Ottimo. Anche a me non è che me ne importasse molto. Da quanti anni abita a Niù Orlins?
GF: Da quasi 20.

J: Ci vuole parlare dell’invenzione che l’ha resa famosa in tutto il mondo?
GF: No

J: Allora, mi scusi, mi spiega cosa facciamo questa intervista a fare?
GF: Guardi che è lei che ha insistito.

J: Scusi, non può usare questa occasione per vendicarsi di tutti quelli che la chiamavano Ocialeti a scuola, prendendola in giro per la sua intelligenza sbattendo loro in faccia il suo successo e il suo patrimonio di svariati miliardoni di euri?
GF: In effetti non l’avevo mai vista in questa ottica. Ha ragione Juanin. Ora capisco perché lei fa così paura ad Adria. Perché è subdolo e malizioso. Insomma, in parole povere, mi sono laureato in ingegneria ambientale e il mio sogno è sempre stato quello di trovare una fonte di energia alternativa per poter sviluppare un nuovo business. A me non interessano le energie rinnovabili e pulite, a me interessa solo specularci e guadagnarci sopra. L’eolico? Ma non mi verrà a dire che è una bella soluzione? Con tutte quelle pale che girano e che deturpano in maniera irrimediabile il territorio, come disse giustamente Vittorio Sgarbi. Il fotovoltaico? Ma ha idea di quanti litri e litri di Glassex servono per pulire tutti quei pannelli? Per guadagnare energia da una parte, si sprecano risorse dall’altra. Dunque mi sono spremuto le meningi, cercando di trovare qualcosa di cui v’è abbondanza ma che risulta essere un problema. E lì ho pensato ad Adria, la mia cara città natale. Ho pensato al Canal Bianco e la risposta galleggiava di fronte ai miei occhi. Come potevo non averci pensato prima? Ma certo! Le nutrie!

J: Mi faccia capire, mi sta dicendo che lei ha inventato una fonte di energia che parte dalle nutrie?
GF: Certo. È la mia macchina ad energia castorina. Le spiego come funziona tramite questo grafico.
Alla nutria viene inserito un comodo elmetto in testa, il quale succhia le onde cerebrali dell’animale e le invia al trasformatore, che poi le muta in energia elettrica. Più semplice di così!

J: Ma è sbalorditivo! Ma che ne è della povera nutria ciucià?
GF: Eh quanto problemi, mio scrupoloso amico! La nutria succhiata viene inviata alla vicina pellicceria, che provvede a trasformare ciò che resta dell’animale in un grazioso cappottino per le esigenti damine della città.


J: Perché la sua azienda ha sede e Niu Orlins?
GF: Perché qua ghe na sciumarà de nutrie, ma proprio tante. Però qualche giorno fa, il neo assessore Panetto mi ha contattato per avere informazioni sulla mia invenzione, pare che anche ad Adria vogliano esplorare questa possibilità in termini energetici. L’unico problema sono gli animalisti. Sono sempre molto sensibili verso questi temi, anche qui hanno cercato di mettermi i bastoni tra le ruote “W le nutrie!” qua, “Io sono una nutria” là, “Don’t kill the nutries”.  Ma non credo ad Adria ci saranno questi problemi. A quello che so, le bestiole sono molto invise alla popolazione locale.

J: Bene, prima di lasciarci, mi dica, torna mai ad Adria?
GF: Certamente, ogni estate! Nel periodo più climaticamente clemente, cioè dal 10 al 20 agosto. Adoro restare chiuso in casa con il condizionatore a baletòn.

da rivoltiamoadria.blogspot.com, 21 giugno 2011

Commenti

Post popolari in questo blog

Una bella botta di Benito

"Apologia del fascismo io? Ci mancherebbe, conosco la storia e gli errori commessi da Mussolini. Io ho una coscienza civile". Con questa lapidaria replica sulle pagine de La Voce, si era chiusa qualche settimana fa la querelle sulla segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, sgamata dal Corriere del Veneto mentre postava su Facebook una frase di Benito Mussolini ("Molti nemici, molto onore") per controbattere alle critiche di alcuni ambientalisti sulla riconversione a carbone di Polesine Camerini. "Non m’importa che la frase sia di Mussolini, m’interessa il concetto che esprime, rappresenta come mi sento", aveva spiegato al Corriere del Veneto fin da subito. Se una frase è bella, insomma, non fa alcuna differenza che sia stata detta da Levinàs o da Adolf Hitler, da Voltaire o da Charles Manson. Incalzata dalla Voce , mentre gli altri giornali non si accorgevano della notizia, la Cittadin replicava ancora più stizzita che non c'era "nie

Un'orgia di beneficenza per pagare le case popolari

Il flop del galà del Comune al centro commerciale non scoraggia nuove iniziative di beneficenza. All'indomani della serata che doveva servire a raccogliere soldi per gli addobbi natalizi, l'attore hard Cicciuzzo Sconciaforni torna a riempire le prime pagine dei giornali con una proposta che fa discutere: "Organizzerò un'orgia per raccogliere fondi per le case popolari". La clamorosa proposta per il momento incontra il gelo da parte dell'assessorato ai servizi sociali di Rovigo. Ma Cicciuzzo non demorde: "Se si organizzano iniziative per pagare il superfluo, non si può criticare chi invece prova a sovvenzionare servizi di prima necessità. I miei sistemi di fund raising saranno poco ortodossi, ma credo che i rodigini sapranno guardare a questa novità senza il paraocchi dell'ideologia".

Editoriale: abbiamo perso la speranza

Il lunedì ci si alza sempre con i coglioni girati. Allora pippatevi questo editoriale attorno al corso del Popolo aperto al traffico, un tema su cui, lo ammettiamo, abbiamo esaurito le battute idiote, perchè l'argomento è già idiota di suo. Non abbiamo più nemmeno la forza di ribattere a tutte le corbellerie che si sentono dire da quelli che vorrebbero fare scorrere fiumi di traffico in centro storico. Tanto è inutile. Con questo caldo ci manca perfino la forza di ribattere sulle piccole cose. L'assessore Nello Piscopo pochi giorni fa sul Corriere del Veneto affermava preciso: "Il progetto è nato come zona a traffico limitato e non come area pedonale tout court". Qualcuno dei suoi, per favore, gli faccia notare che il corso attualmente è già una Ztl, visto che ci passano autobus, furgoncini, macchine e pure cani e porci privi di autorizzazione a ogni ora del giorno e della notte, tanto nessuno controlla.