Un nuovo contributo va ad arricchire i contenuti del nostro Almanacco.
Con gioia e sollazzo ristampiamo qui alcuni dei più riusciti capitoli del "Manuale di sopravvivenza per ciclisti", redatto nel 2010 da un team di ciclisti critici, che hanno passato settimane a testimoniare le brutalità ed efferatezze cui sono sottoposti i viaggiatori su due ruote che osano affrontare i percorsi ciclabili della città delle rose. Iniziamo il nostro viaggio con un crudo reportage dalla pista ciclabile di via Forlanini.
Dice l’adagio: quando un uomo con la bicicletta incontra un uomo con l’automobile, l’uomo con la bicicletta è un uomo morto. Sempre che l’uomo con la bicicletta non si attrezzi per difendersi. Ecco allora che la fantasmagorica ciclabile Grignano-Rovigo può diventare il luogo in cui fare rivivere un’antica tradizione: il torneo o “giostra” medievale.
Pratica agonistica diffusasi in Italia nel XII secolo, la “giostra” è il tipico combattimento da film di cappa e spada, in cui i cavalieri, bardati di elmo e corazza, si fidano a singolar tenzone scontratndosi a cavallo con aste appuntite. Ideali per l’allenamento degli aristocratici nei periodi di pace, questi giochi bellici ormai scomparsi restano impressi nella memoria collettiva come simboli di una lotta ad armi pari tra uomini valorosi, ben lontana dalle immagini delle guerre tecnologiche e sanguinarie della modernità.
Ecco dunque il nostro ciclista (sempre il turista delle isole Svalbard) fare rivivere l’hastidilium, lo spettacolare “gioco di lancia” diffuso soprattutto nel XV secolo. Una volta indossato l’elmo protettivo e imbracciato un variopinto scudo, il moderno cavaliere su due ruote avrà cura di tenere ben salda sotto il braccio una lunga lancia, possibilmente appuntita, assicurata alla corazza tramite una sporgenza detta “resta” (da cui, appunto, la tecnica di combattimento nota come “lancia in resta”).
Così bardato, la bici come destriero, il ciclista è pronto a lanciare una sfida, come i nobili cavalieri dei tempi andati, alle automobili nel difficile percorso ciclabile di via Forlanini. “Orsù, fellone, combatti da uomo!”, sembra gridare il nostro condottiero, mentre si lancia incontro al traffico contro la prima utilitaria a disposizione. Un’occasione importante per fare rivivere anche a Rovigo la tradizione del palio medievale tanto diffusa nei borghi dell’Italia centrale.
testo e foto da manualeperciclisti.wordpress.com
Con gioia e sollazzo ristampiamo qui alcuni dei più riusciti capitoli del "Manuale di sopravvivenza per ciclisti", redatto nel 2010 da un team di ciclisti critici, che hanno passato settimane a testimoniare le brutalità ed efferatezze cui sono sottoposti i viaggiatori su due ruote che osano affrontare i percorsi ciclabili della città delle rose. Iniziamo il nostro viaggio con un crudo reportage dalla pista ciclabile di via Forlanini.
Dice l’adagio: quando un uomo con la bicicletta incontra un uomo con l’automobile, l’uomo con la bicicletta è un uomo morto. Sempre che l’uomo con la bicicletta non si attrezzi per difendersi. Ecco allora che la fantasmagorica ciclabile Grignano-Rovigo può diventare il luogo in cui fare rivivere un’antica tradizione: il torneo o “giostra” medievale.
Pratica agonistica diffusasi in Italia nel XII secolo, la “giostra” è il tipico combattimento da film di cappa e spada, in cui i cavalieri, bardati di elmo e corazza, si fidano a singolar tenzone scontratndosi a cavallo con aste appuntite. Ideali per l’allenamento degli aristocratici nei periodi di pace, questi giochi bellici ormai scomparsi restano impressi nella memoria collettiva come simboli di una lotta ad armi pari tra uomini valorosi, ben lontana dalle immagini delle guerre tecnologiche e sanguinarie della modernità.
Ecco dunque il nostro ciclista (sempre il turista delle isole Svalbard) fare rivivere l’hastidilium, lo spettacolare “gioco di lancia” diffuso soprattutto nel XV secolo. Una volta indossato l’elmo protettivo e imbracciato un variopinto scudo, il moderno cavaliere su due ruote avrà cura di tenere ben salda sotto il braccio una lunga lancia, possibilmente appuntita, assicurata alla corazza tramite una sporgenza detta “resta” (da cui, appunto, la tecnica di combattimento nota come “lancia in resta”).
Così bardato, la bici come destriero, il ciclista è pronto a lanciare una sfida, come i nobili cavalieri dei tempi andati, alle automobili nel difficile percorso ciclabile di via Forlanini. “Orsù, fellone, combatti da uomo!”, sembra gridare il nostro condottiero, mentre si lancia incontro al traffico contro la prima utilitaria a disposizione. Un’occasione importante per fare rivivere anche a Rovigo la tradizione del palio medievale tanto diffusa nei borghi dell’Italia centrale.
testo e foto da manualeperciclisti.wordpress.com
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