Prima che i soliti noti ci accusino di non dare abbastanza spazio ai candidati di centrodestra, abbiamo pianificato un'intervista lampo al candidato proposto da Pdl, Lega Nord e marangoniani: Bruno Piva, medico, presidente del Coni, figura prestigiosa nella città delle rose.
La frantumazione del centrosinistra e il ricompattamento del centrodestra in nome del buon governo, regalano di fatto a Piva la poltrona di primo cittadino, come dimostrano attendibili sondaggi. Ci siamo dunque recati nell'affascinante e misteriosa sede rodigina del Pdl, in cerca del presidente del Coni, ormai destinato ad essere il prossimo sindaco della città, per strappargli la prima intervista del suo mandato. Ci immaginavamo di entrare in una fucina affollata da dozzine di menti creative al lavoro sui progetti di rilancio del capoluogo, invece... Ecco come è andata.
Toc toc!
Chi è? Sei Bellotti?
No. Sono G...
Allora vieni avanti. Scusa, sai, ma mi hanno detto di chiederlo ogni volta che bussa qualcuno. Che cosa vuoi?
Sono qui per un'intervista con l'imminente sindaco di Rovigo. Ma lei chi è?
Sono Marino, il falegname. Porti pazienza, ma qui c'è un gran casino e io sto cercando di mettere ordine. Ogni volta è così, loro fanno gli accordi in pizzeria e io poi devo darci dentro di pialla e martello per due settimane. Guardi là: quella è una carega da presidente del consiglio comunale. Bella, eh? L'ho fatta io. E quella là invece è una carega da consigliere d'amministrazione dell'Asm. Non male, però il mio capolavoro... aspetti un attimo che la trovo... dov'è la carega per il posto all'Ulss?
Ulss? Ma cosa sta dicendo? Ascolti, noi si vorrebbe parlare con Piva. Sa, chiedergli le solite cose: cosa farà adesso che è stato eletto sindaco, eccetera.
E chi l'ha mai visto. Senta, mi lasci in pace e vada a rompere i coglioni alla sede della Lega, che ho del lavoro da finire.
Par di capire che lei, signor Marino, non sia in possesso di informazioni di prima mano. Magari ha mica una copia del programma concordato dal centrodestra, così vediamo quali sono i principali nodi programmatici su cui le forze politiche, fino a ieri in forte contrasto e dissidio, hanno saputo trovare punti di convergenza per il bene della comunità rodigina? Sviluppo urbano, politiche sociali, sostegno all'economia locale, integrazione: qualsi sono le idee in comune su cui si cementa questa solida alleanza, chiamata a governare la città per i prossimi cinque anni?
Ma di cosa sta parlando?
Guardi, giusto per non aver fatto un giro a vuoto, possiamo dare un'occhiata in giro? O magari lei ha mica visto o sentito qualcosa che possiamo scrivere?
Senta, io qui ci vivo praticamente. Non so niente e non mi dicono niente. Mi dicono solo: fammela comoda che ci devo stare seduto cinque anni, falla in crescere che ultimamente ho preso qualche chilo, a me piace il ciliegio, io ci voglio l'imbottitura di ovatta come una volta, eccetera eccetera, eccetera. E io ci lavoro una settimana e poi consegno una carega all'ente di qua e una carega alla società di là, finchè non sono tutti felici. Dia retta a me che ne so: la politica è solo un lavoro di pialla. Lo scriva.
La frantumazione del centrosinistra e il ricompattamento del centrodestra in nome del buon governo, regalano di fatto a Piva la poltrona di primo cittadino, come dimostrano attendibili sondaggi. Ci siamo dunque recati nell'affascinante e misteriosa sede rodigina del Pdl, in cerca del presidente del Coni, ormai destinato ad essere il prossimo sindaco della città, per strappargli la prima intervista del suo mandato. Ci immaginavamo di entrare in una fucina affollata da dozzine di menti creative al lavoro sui progetti di rilancio del capoluogo, invece... Ecco come è andata.
Toc toc!
Chi è? Sei Bellotti?
No. Sono G...
Allora vieni avanti. Scusa, sai, ma mi hanno detto di chiederlo ogni volta che bussa qualcuno. Che cosa vuoi?
Sono qui per un'intervista con l'imminente sindaco di Rovigo. Ma lei chi è?
Sono Marino, il falegname. Porti pazienza, ma qui c'è un gran casino e io sto cercando di mettere ordine. Ogni volta è così, loro fanno gli accordi in pizzeria e io poi devo darci dentro di pialla e martello per due settimane. Guardi là: quella è una carega da presidente del consiglio comunale. Bella, eh? L'ho fatta io. E quella là invece è una carega da consigliere d'amministrazione dell'Asm. Non male, però il mio capolavoro... aspetti un attimo che la trovo... dov'è la carega per il posto all'Ulss?
Ulss? Ma cosa sta dicendo? Ascolti, noi si vorrebbe parlare con Piva. Sa, chiedergli le solite cose: cosa farà adesso che è stato eletto sindaco, eccetera.
E chi l'ha mai visto. Senta, mi lasci in pace e vada a rompere i coglioni alla sede della Lega, che ho del lavoro da finire.
Par di capire che lei, signor Marino, non sia in possesso di informazioni di prima mano. Magari ha mica una copia del programma concordato dal centrodestra, così vediamo quali sono i principali nodi programmatici su cui le forze politiche, fino a ieri in forte contrasto e dissidio, hanno saputo trovare punti di convergenza per il bene della comunità rodigina? Sviluppo urbano, politiche sociali, sostegno all'economia locale, integrazione: qualsi sono le idee in comune su cui si cementa questa solida alleanza, chiamata a governare la città per i prossimi cinque anni?
Ma di cosa sta parlando?
Guardi, giusto per non aver fatto un giro a vuoto, possiamo dare un'occhiata in giro? O magari lei ha mica visto o sentito qualcosa che possiamo scrivere?
Senta, io qui ci vivo praticamente. Non so niente e non mi dicono niente. Mi dicono solo: fammela comoda che ci devo stare seduto cinque anni, falla in crescere che ultimamente ho preso qualche chilo, a me piace il ciliegio, io ci voglio l'imbottitura di ovatta come una volta, eccetera eccetera, eccetera. E io ci lavoro una settimana e poi consegno una carega all'ente di qua e una carega alla società di là, finchè non sono tutti felici. Dia retta a me che ne so: la politica è solo un lavoro di pialla. Lo scriva.
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