Aprirà a Polesella il primo ristorante con un vasto menù completamente a base di carne di bambino. La trattoria "Tenere dolcezze" già dal nome evoca sapori non convenzionali, eppure legati a tradizioni antiche come il cannibalismo e l'infanticidio. "Abbiamo colto l'invito delle istituzioni ad affrontare la crisi mobilitando la creatività e la fantasia dell'imprenditoria italiana - ci spiega la titolare, Morena Dusseldorf - Ha davvero lasciato il segno la battuta di pochi giorni fa, con cui il premier invitava spiritosamente i poveri a sfamarsi mangiando le proprie feci".
In questo spirito la Dusseldorf e il marito, due sessantenni che sembrano usciti da un libro di fiabe dei fratelli Grimm, hanno avviato l'attività di ristorazione che non mancherà di fare parlare del Polesine. E sebbene già soffi il vento della polemica, loro rifiutano di essere etichettati in qualsiasi maniera: "Non c'è nessuna legge che vieti di uccidere e mangiare i bambini - spiega Morena, con grande pacatezza - Del resto in un territorio sovrappopolato l'infanticidio è uno dei metodi più banali di controllo demografico, inutile nascondersi dietro a un dito. C'è chi lo ritiene un crimine orrendo e io rispetto la sua opinione, ma lui deve rispettare la mia. Io credo che uccidere i bambini appena nati, allo scopo di contenere le nascite, sia deplorevole solo se questa pratica non viene abbinata al cannibalismo, che consente di eliminare un terribile spreco. Detta in altre parole, una società in crisi, sovrappopolata e a corto di risorse può e deve sfruttare queste due pratiche sia per evitare un boom demografico che sarebbe una piaga biblica, sia per sfamare i propri membri". Il marito di Morena, Cinghiz, invita a superare posizioni ideologiche e preconcette: "Noi siamo solo imprenditori e offriamo un prodotto. Sarà la legge del mercato a decidere se abbiamo ragione o no. Evitiamo di strumentalizzare, non è ciò di cui lo sviluppo economico oggi ha bisogno. Oltretutto chi intendesse affossare le attività di una famiglia perbene italiana si prenderà la responsabilità di avere lasciato campo libero ai ristoratori stranieri che ormai stanno spazzando via la nostra cucina".
Ricetta di punta di questa nuova trattoria polesana? "Infante ai finocchietti - risponde pronta la Morena - Basta fare rosolare in poco olio il bambino tagliato a pezzi, salato e infarinato, poi unirlo a un trito con olio d'oliva, cipolla, peperoncino e finocchietti tritati, facendo cuocere ancora per qualche minuto. Si bagna poi con il vino fino a farlo evaporare, si insaporisce con prezzemolo e timo, infine si finisce di cuocere in acqua calda. Si serve in tavola su fette di pane tostato. Una bontà!"
In questo spirito la Dusseldorf e il marito, due sessantenni che sembrano usciti da un libro di fiabe dei fratelli Grimm, hanno avviato l'attività di ristorazione che non mancherà di fare parlare del Polesine. E sebbene già soffi il vento della polemica, loro rifiutano di essere etichettati in qualsiasi maniera: "Non c'è nessuna legge che vieti di uccidere e mangiare i bambini - spiega Morena, con grande pacatezza - Del resto in un territorio sovrappopolato l'infanticidio è uno dei metodi più banali di controllo demografico, inutile nascondersi dietro a un dito. C'è chi lo ritiene un crimine orrendo e io rispetto la sua opinione, ma lui deve rispettare la mia. Io credo che uccidere i bambini appena nati, allo scopo di contenere le nascite, sia deplorevole solo se questa pratica non viene abbinata al cannibalismo, che consente di eliminare un terribile spreco. Detta in altre parole, una società in crisi, sovrappopolata e a corto di risorse può e deve sfruttare queste due pratiche sia per evitare un boom demografico che sarebbe una piaga biblica, sia per sfamare i propri membri". Il marito di Morena, Cinghiz, invita a superare posizioni ideologiche e preconcette: "Noi siamo solo imprenditori e offriamo un prodotto. Sarà la legge del mercato a decidere se abbiamo ragione o no. Evitiamo di strumentalizzare, non è ciò di cui lo sviluppo economico oggi ha bisogno. Oltretutto chi intendesse affossare le attività di una famiglia perbene italiana si prenderà la responsabilità di avere lasciato campo libero ai ristoratori stranieri che ormai stanno spazzando via la nostra cucina".
Ricetta di punta di questa nuova trattoria polesana? "Infante ai finocchietti - risponde pronta la Morena - Basta fare rosolare in poco olio il bambino tagliato a pezzi, salato e infarinato, poi unirlo a un trito con olio d'oliva, cipolla, peperoncino e finocchietti tritati, facendo cuocere ancora per qualche minuto. Si bagna poi con il vino fino a farlo evaporare, si insaporisce con prezzemolo e timo, infine si finisce di cuocere in acqua calda. Si serve in tavola su fette di pane tostato. Una bontà!"
(da Monello Vianello, 6 marzo 2009)
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