Non importa chi lo dice, ma cosa dice. Lo spiega la segretaria della Cisl polesana, Valeria Cittadin, balzata agli onori delle cronache questa volta per aver scelto di commentare il proprio mood giornaliero di ieri (vedi) con una frase di Benito Mussolini. "Molti nemici, molto onore", l'aforisma del numero uno del regime fascista che tra i nemici ebbe svariate persone che oggi stanno sottoterra perchè non la pensavano come lui e qualche migliaio di ebrei italiani spediti nei lager nazisti, più un certo numero di etiopi e libici sterminati dalle truppe fasciste. Insomma, onore a palate per lo zio Benito. Nell'Italia post ideologica che rivaluta ogni giorno un pezzetto di ventennio, la Cittadin non vuole essere da meno e ci insegna, a mezzo stampa: "Non mi importa che la frase sia di Mussolini, m'interessa il concetto che esprime". Poteva essere del Duce, di Jim Morrison o di Fabio Volo, per la numero uno della Cisl è la stessa cosa, l'importante è i
Almanacco letterario polesano